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Appennino beginner borghi da riscoprire relazioni Varana

Piccettino lunga

Varana, 470m | Prignano sul Secchia (MO)

La linea che hai percorso (linea rossa) è costituita da :

L1) monotiro “Piccettino” protetto a fix da M. Lugli e G. Simonini, su una antica linea già percorsa e protetta a chiodi da ignoti, seguito da un traverso a sx già descritto nella guida e recentemente protetto (3 fix) da G. Simonini e D. Rimondi, fino alla S1 della via “Rat-Man” di M. Lugli.

L2) secondo tiro della via “Rat-Man” di M. Lugli.

L3) nuova linea (3 fix) del brevissimo ultimo tiro, di G. Simonini e D. Remondi. La precedente linea di M. Lugli usciva su rocce facili, ma insicure, ed erba più a sx.
Recentemente, per iniziativa di D. Rimondi e G. Simonini, entrambe le vie Piccettino e Rat-Man sono state disgaggiate, ripulite e aggiornate aggiungendo qualche protezione su Rat-Man, oltre al traverso di ricongiungimento tra Piccettino e Rat-Man, e il nuovo breve ultimo tiro.


È probabile che, dopo la chiodatura a fix di Piccettino, ignoti abbiano infittita la chiodatura. La guida riporta infatti solo 6 protezioni ora se ne contano 14!

Gianpaolo Simonini
Gianpaolo e Marcello in un momento di svago (foto tratta da Falesie Ritrovate 2008).

Difficoltà:

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obbligatorio)

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Quota:

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Ubicazione:

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Tipo terreno:

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Bellezza:



Descrizione:

Via “lunga” solo 40m ma che in 3 tiri consente di salire la parete con più sviluppo di Varana.
Diverse ed originali le tre lunghezze.


Accesso:

Raggiungere l’abitato di Varana ed appena a fianco del sagrato della chiesa voltare nella stradina parallela a fianco e scendere per un chilometro circa.
P sulla destra in largo spiazzo prativo prima del borgo.
Link al P con google maps


Attacco:

Entrare nel borgo (fontana d’acqua e lavatoio) e dopo aver raggiunto la falesia scendere a sx fino alla base della parete N aiutandosi con qualche corda fissa.
La via attacca quasi nel punto più basso in corrispondenza di un evidente diedro nero crivellato da fix.
Tot: 10 min dal P


Schizzo via:

Da Falesie Ritrovate.

Descrizione:

L1 = 20m, 5c, 14 fix, S1

Salire il verticale diedro fessurato regolare intramezzato da qualche breve strapiombino. Giunti alla catena rinviarla lunga e traversare a SX con passo tecnico ma con buona aderenza. Sosta su catena sotto al diedro successivo.
(Il tiro sarebbe uno dei più belli di Varana se non fosse ormai completamente marmorizzato dall’uso. Qua e là qualche appoggio scavato permettono comunque la salita.)

L2= 15m, 5b, 6 fix, S1

Salire il verticale diedro fessurato con buona aderenza e bei movimenti fino ad un comodo pianoro sotto ad una evidente fessura.

L3= 5m, 5c, 4 fix, S1

Salire a destra e vincere l’ostica fessura con movimenti di incastro. Appena dopo la difficoltà si abbatte e si fa sosta su basso e scomodo anello cementato.


Discesa:

Uscire dalla via sul pianoro sommitale e dirigersi verso S fino ad intercettare il sentiero elementare che riporta alla base della falesia.
5 min alla base della falesia e 10 al P


Note:

  • Via carina e diversa dalle altre limitrofe.
  • L’unto del primo tiro è al limite tra il fastidioso e l’inscalabile. Andare oltre per avere una visione di insieme 😉

Bibliografia:

Guida consultabile grazie a G.P. Simonini e M. Lugli che ne hanno resa pubblica la fruizione.


Meteo:


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climbing relazioni rock climbing Sport Climbing Tessari val d'Adige

le Nebbie di Avalon

settore “Bastionate di Tessari”

dorsale del Cordespino 450m

Tessari  (VR) – Italy

Nel 2005 con Guido Girardini e Lodovico Gaspari decidiamo di aprire una via nuova sulle Bastionate dei Tessari a sinistra di “Danza Celtica”, aperta dal sottoscritto con Emanuele Perolo nel 1999.
Come sempre, quando si apre dal basso, la linea di salita non coincide mai con quella tracciata dagli occhi, ma metro dopo metro troviamo il percorso tra gli strapiombi generosi che ci lasciano entrare in un lungo diedro appoggiato e con una roccia superba.
Con uno spostamento su una cengia evitiamo una parte sporca poi con altri tre tiri usciamo sulla sommità.
In lontananza si fanno vedere le umide nebbie della pianura che si fanno strada tra le pareti della Chiusa di Ceraino e in un batter d’occhio tutta la valle viene avvolta da questa coltre bianca.
E’ inevitabile farsi suggestionare da questa scenografia, mancano soltanto i cavalieri della tavola rotonda.

Beppe Vidali da Arrampicare in Val d’Adige, 56 vie Moderne, Sergio Coltri e Giuliana Steccanella, 2018

Dopo un mese di stop forzato da un leggero trauma mi decido a rimettere piede nelle scarpette. E’ troppo il desiderio di respirare un po’ di natura in compagnia di amici.
La prima ipotesi di una corta via iniziatica su comode staffe sfuma il giorno prima e quindi mi propongo come gratuita zavorra ai miei due forti amici Ivan e Dario. Non vorrei essere loro di peso o limite e quindi lascio decidere a loro la via senza opporre resistenza. La scelta sarà lungimirante.
Gran bella via, in una parete solare ma con uno sviluppo ed andamento alpinistico. Tutta dalle retrovie, mentre osservo quasi ammirato la bravura dei miei compagni, mi appenderò non poche volte, azzererò l’ultimo tiro e gemerò un numero indefinito di volte.
Loro lo sanno bene ma in questa impacciata e goliardica progressione guadagniamo la dorsale del Cordespino con un tramonto che non lascia posto ai dubbi.

Siamo nel posto giusto, al momento giusto.

Giù svelti però … che ci aspetta la Gigia!


Apritori:

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Difficoltà:

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Obbligatorio:

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Sviluppo:

Quota:

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Esposizione:

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Ubicazione:

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Tipo terreno:

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Bellezza:


Descrizione:

Ai Tessari non c’è solo il Trapezio o la Roda del Canal ma a ben guardare le strutture più meritevoli, già dal basso, risultano essere le Bastionate che si raccordano, con logica alpinistica, alla dorsale del Cordespino.

Qui Beppe Vidali in primis ha tracciato alcuni itinerari che poco o nulla hanno da spartire con gli altri in zona, ed anzi si accomunano più a vere piccole gemme alpinistiche in fondovalle.

Ci troviamo su un itinerario sportivo e protetto ottimamente sia nella progressione che soste, si lascia al parcheggio il patema dell’ingaggio per concentrarsi sul solo piacere del gesto arrampicatorio e qui ce ne è davvero tanto.

Altra piccola perla della val d’Adige, con i due tiri finali merita di divenire una classica se non altro per la gioia della visione che si gode dall’ultima sosta.

Grazie Beppe, grazie LAAC, grazie a tutti quanti ci mettono energia, tempo e passione in favore di altri.

Non era originariamente questo, lo spirito natalizio ?


Accesso:

Da SUD: Casello Affi, indicazioni in rotonda per SS12 Verona, Rivoli, Sant’Ambrogio Valpolicella. Montare su SP11 e passare Rivoli senza entrarci, al semaforo scendere a dx direzione Brentino Belluno, Trento. Passare nella bella porta fortificata di Austriaca memoria ed i paesini di Zuane e Canale. Attenzione alla indicazione Tessari a sx ed appena passato il cavo Biffis, voltare a sx e parcheggiare qui nel ampio spiazzo (proprietà privata, siamo educati). Tranquilli anche se trovate parecchie auto saranno quasi tutte destinate al Trapezio oppure alle recenti proposte alla Roda del Canal.


Attacco:

Salire l’ampio sentiero CAI che parte appena prima dello spiazzo costeggiando il vigneto. Ad un bivio a sx tenersi sul principale fino a passare le indicazioni a dx per il settore del Trapezio. Salire ancora qualche tornante ed ignorare una biforcazione che si stacca a sx direzione S. Dopo un ampio cono franoso, in bellavista delle pareti ormai vicine, notare una debole traccia che si stacca a sx e prenderla. Dopo pochi minuti di sentiero più ripido in mezzo alla vegetazione (targhette metalliche S8, SC e qualche ometto) si giunge nei pressi della scritta New Age che indica l’ultima via del settore a N. Noi dobbiamo andare in direzione opposta e salendo ancora brevemente saremo alla base di una assolata ma repulsiva conca strapiombante.

Qui attacca la via, targhetta 1 e nome alla base. 20/25 min dal P.


Schizzo via:

© Beppe Vidali, che ringrazio per la cessione.

Relazione salita:

tiromDiff.Descrizione
L1256a+, 6b, 6aParte subito atletica su strapiombini ben ammanigliati. Poi placca con breve diedro per guadagnarsi la sosta. S1 comoda su catena.
L2405c, 6aDritti per placca e poi a cercare un diedro che a metà ha un passo più tecnico. In corrispondenza di una pianta prestare attenzione al friabile. S2 su catena (ev. doppia)
L3254aTraversare orizzontalmente a sx per terreno facile fino ad abbassarsi su una comoda cengia erbosa alla base di un muro. S3 comoda.
L4206b,6b+Su per verticale e tecnico muro. Prendere una lama che porta alla dx di un arbusto sopra il quale di sosta appesi. S4 su catena.
L5256b+,6bAncora sul muro con atletici movimenti in strapiombo, poi più facilmente fino ad una tecnica placca finale da vincere prima della sosta. S5 su catena. (ev.doppia)
L6156a+, 5cA dx su tecnica placca e poi più facilmente tornando a sx su terreno più friabile e sporco (! Attenzione a chi sta sotto) Sosta su lapide che era la fine della via prima della integrazione. (ev.doppia)
trasf25Icamminare in falsopiano verso sx fino a portarsi alla base di uno scudo grigio che termina in un evidente ed invitante diedro giallo
L7455b, 6a, 6a+Su per la placca adagiata che verticalizza in direzione dell’evidente diedro giallo. Una volta sotto cercare di salirlo un po’ sul pilastro ed un po’ a diedro. Verso la fine passo più difficile. Allungare protezioni sotto e portarne 15. Sosta comoda su cordoni sopra il pilastro. (ev.doppia)
trasf20Iper bosco fino a portarsi alla base di uno scudo grigio sormontato da tetto con volta ad arco, ed odoroso grottino alla base che funge da talamo per la fauna.
L8206a, 6b, 5aSu per placca e poi con evidente movimento a sx fino a vincere una liscia e tecnica sezione. Appena sopra più facilmente si passa la fune metallica e poi passando delle marmitte si sosta su lapide a spit a pochi passi dal sentiero.
sviluppo260  
tot arrampicata215m 
Generale6b+(6a+ obbl.), S1+, II

Discesa:

  • Salire e trovare appena più a W il sentiero del Cordespino che porta al forte di San Marco, dopo alcune centinaia di metri, quando si biforca tenere a sx direzione E val D’Adige e quindi scendere dapprima parallelo al crinale e dopo direttamente nel bosco (bolli VIOLA)
  • A ritroso dalla via con 5 calate in corda doppia, le prime due evitabili per sentiero sommitale. Una volta arrivati ad S6 (la fine della via prima della integrazione del 2018), una calata di 20m, poi una da 45m, traverso a sx faccia valle e poi ultima da 60m. ( soluzione non sperimentata)

GPS:


Visualizza mappa ingrandita


Compagni:

ripetizione del 22/12/2018 (solo secondo cordata) con: Dario Sacchetti, Ivan de Iesu


Note personali:

  • Via diversa dalle limitrofe e che malgrado la vicinanza al paese e la bassa quota, da qualche veduta e sapore di ambiente. Bellissima l’uscita sulla dorsale del Cordespino con vista sul forte di San Marco, la conca di Caprino e lago di Garda.
  • Colazione abbondante dalla Miki e birra con piada post arrampicata dalla Gigia, fanno parte integrante dell’esperienza arrampicatoria Brentiniana. Buon divertimento!
  • 2005 ad opera di: Beppe Vidali, Ludovico Gaspari, Guido Girardini.
    2018 ultimi 2 tiri ad opera del solo Beppe Vidali

Meteo:


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