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Appennino beginner borghi da riscoprire relazioni Sassomorello

Chi trova un Amico trova un Tesoro

SassoMorello, 670m

Prignano sul Secchia (MO)

Quelle sonore batoste che Bud Spencer e Terence Hill si davano ad ogni film per poi tornare a riappacificarsi più amici di prima, da piccolo faticavo a capirne il motivo, mi facevano solo sorridere.
Ora invece è più chiaro quanto poco occorra a due persone per allontanarsi e lasciarsi andare al reciproco oblio.
A volte pure senza cazzotti, senza che l’amico o noi stessi manifestiamo platealmente quello che proviamo, quello che pensiamo non vada più nella relazione.
L’amicizia, quella vera, merita una correttezza ben diversa.

Aprire questa vietta è stato possibile proprio grazie alle diverse amicizie che a più riprese, senza fretta o spasmi, hanno dato il loro corale contributo.
Ed ammetto che quando, dalla prima sosta, osservavo comodamente l’amico di turno contorcersi per trovare il giusto piazzamento, fra me e me è sorta proprio spontanea la consapevolezza che:

“Chi trova un amico trova un tesoro!”


Apritori:

N.Bertolani, C.Bassoli, T.Fiorini dal basso (giugno – luglio 2020)

var. Diretta: N.Bertolani, M.Bulgarelli, I. de Iesu, T.Fiorini dal basso (gennaio – giugno 2020)


Descrizione:

Sesta via a più tiri nata al Sassomorello su quella che era un’altra linea naturale della parete ad una prima osservazione dal basso.

Una via esplorativa con qualche bel passaggio nel solito ameno paesaggio di Sassomorello (link).

Si parte su una liscia placca fessurata che obbliga a tecnici e non intuitivi movimenti, sosta su una comoda terrazza alla base di un tetto che condivide la medesima fessurazione. Seguirla proteggendosi con solidi friends e nuts per poi scoprire, sorpresi, un celato appiglio che permette un facile rimonto sullo sperone aggettante.

Traverso su facile placca nerastra che però, verso la fine, impone dover scendere con i piedi vicino al baratro per assicurarsi ed assaporare un po’ di esposizione.

Segue un percorso discontinuo che permette di approdare però alla base della fascia sommitale, ove poggiano le fondamenta della maestosa torre.

Per l’ultimo tiro si sale un inspiegabile nastro bianco verticale che ahimè, all’ultima sosta, svela la sua genesi proprio a fianco del libro di via.

Per mezze giornate spensierate o dal meteo incerto, anche e soprattutto nelle terse giornate invernali, evitare l’estate.


Accesso:

dal BASSO:

da Nord:

Sulla Provinciale 21 tra Serramazzoni e Prignano (MO) scendere per una stretta svolta sulla via Casina tenendo indicazioni per agriturismo Sant’Anna. Dopo qualche tornante tenere a dx la via Bertoni e parcheggiare appena prima di una svolta a sx di 90° e di un ponticello. Link al P con google maps.

da SUD:

(consigliato per i romantici siccome regala una bella visione d’insieme della parete dal basso)
Indicazioni Gombola (MO), passato il bel paese con vista sul borgo (fermatevi) si tiene la via Valrossenna fino al bivio nei pressi dellabbandonato ponte romano Cervaro (link)
Lì imboccare la via Badaglia tenendo indicazioni per agriturismo Sant’Anna. Dopo qualche tornante diviene via Bertoni e la vista si apre su una magnifica vallata con ruderi e la rocca del Sassomorello che domina in alto.
Parcheggiare appena dopo una svolta a 90° che passa su un ponticello. Link al P con google maps.
Dal P: 5 min tot.

dall’Alto:

(consigliato se dopo si vuole concatenare con Antenna 1 Rock station, provare alcuni monotiri od anche solo rinfrescarsi e mangiare qualcosa all’ombra su comode panchine).

Parcheggiare nel borgo di Sassomorello tra la chiesa di San Bartolomeo (link approfondimento) ed i cassoni della differenziata. (link a P su google maps).
Seguire per 30m verso S la strada principale via Don Luigi Spallanzani che diviene strada bianca e scende verso W.
Percorrerla con vista sulle pareti ed il bel borgo di Sassomorello sempre in bella mostra, fino al limite di una casa ove una palina CAI indicherà andare sulla dx (direzione SUD).
In falsopiano seguire una traccia che poi scende fino ad una zona paludosa (palina CAI) ed in breve si è sotto alla parete principale ove si passa un rigagnolo di fonte (attacco via Maschera della Morte Rossa). Stare sul sentiero e poco dopo si lascia sulla sx la via Chi Trova un Amico trova un Tesoro. Poco dopo un allevamento di api si sale per sentiero fino alle altre vie (ometti) Il Bucato, Colpo di Calore, Tramonto Inaspettato.
Dal P: 15/20 min tot.


Attacco:

Camminare sulla carrareccia in direzione W lasciando le arnie sulla DX e dopo qualche centinaio di metri, ad un grosso masso alla SX del sentiero, notare sulla DX un chiaro ometto da cui, guardando bene, si intravede già la targhetta di via.

Entrare nel bosco per esili tracce e puntare ad uno sperone con strapiombi sulla sua sinistra. Seguendo ometti ed in poche decine di metri si è alla base, sotto ad una invitante e sinuosa fessura ove si trova l’attacco con targhetta (foto).
Se si arriva alla sorgente (attacco via Mascherata della Morte Rossa) tornare indietro.
Tot: 10/15 min dal P


Schizzo via:

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Descrizione:

tirom arramp.m trasf.difficoltàprotezionidescrizione
L1155c, 1 p.sso 6a3 fix, 1 chAttaccare la parete alla base dove inizia l’evidente bella fessura. Salire da dx a sx sfruttando la fessura, con tecnici movimenti e spalmo di piedi cercando un non scontato equilibrio (p.sso 6a) poi vincere la verticale fessura cieca sempre fidandosi dei piedi. In prossimità del terrazzo il terreno si abbatte e si sosta comodi sotto al tetto  (1 resinato +  1 fix)
L235V, 4a, 3c7 fixSalire sopra la sosta sfruttando la fessura che da verticale diviene presto orizzontale quando incontra il tetto. Proteggersi con solidi friends e nuts medi e percorrerla verso sx in bella ed insolita arrampicata fino a che torna verticale (1 fix impedisce possibile incastro corde). Tramite una celata presa naturale portarsi sullo spigolo in bella esposizione e poi salire in diedro. Al secondo fix non salire ma traversare a sx su bella e rugosa placca fino a pervenire sulla cengia ove si rinvia alti (1 fix da allungare). Traversare ancora verso sx scendendo e portandosi sul ciglio dello strapiombo sottostante (2 fix) in bella esposizione. Risalire infine su cengia ove si trova la sosta su 2 resinati (1 fittone+ 1 golfare)
L35355a, I1 fixRimontare la placca verticale sopra la sosta con un passo non immediato (1 fix). Il terreno dopo si abbatte e per detriti si cammina in direzione di una pianta con cordino in alto e poi per tracce fino alla base di una nerasta placca.  Sosta alla base della placca da allestire su tronco segato od una delle numerose piante.
L420104c, III4 fixAttaccare la placca nel punto più verticale con partenza strapiombante ma in breve interrotta da cengia (2 fix). Per terreno elementare ci si porta sotto ad una fascia con un breve ma caratteristico diedrino con naso. Ora in vista delle mura sommitali salire la facile placca (1 fix) e poi il diedrino (1 fix). Sosta su pianta con cordone.
L51530III, I2 fix, 1 resPartenza a vincere un breve risalto friabile e sopra rinviando su un altro caratteristico naso (1 fix). Facile placca appoggiata (1 fix) e tenere in direzione della fascia sommitale alla SX della colata bianca e sotto a grossi blocchi aggettanti (1 resinato da allungare). Camminare sulla cengia verso DX fino a far sosta su 2 resinati, giusto alla SX della colata bianca.
L615 5a2 fix + 1 golfareEntrare nella colata bianca tramite una bella lama e subito dopo spostarsi a DX su placca verticale (1 fix). Salire la placca puntando ad un diedrino sommitale di uscita (1 fix + 1 golf.). Sosta su 1 golfare da integrare con i paletti della recinzione. Libro di via.
sviluppo10575m
sviluppo totale180m
gradazioneIV, V, 1 passo 6a (5b obbl), RS2, D, 2 imp.

Discesa:

A)

Alla recinzione prendere la cengia esposta verso SX (! proprietà privata, evitare schiamazzi). Dopo poche decine di metri girando intorno la base della torre prendere la strada principale appena dopo un rudere.
Questa strada bianca è la via Don Luigi Spallanzani che scende fino ad una casa.
Sulla dx vi si trova una palizzata come traccia di una antica carrozzabile (bollo CAI). Ora si è in vista della parete W con sempre il borgo di Sassomorello in bella mostra.
Scendere ancora fino a che al termine dei paletti di recinzione non si incrocia una carrareccia abbandonata e spesso paludosa (palina CAI e bolli rossi).
Qui girare a sx in direzione N ed in vista della base della parete. In breve la strada diviene sentiero, passiamo prima un rigagnolo di fonte (attacco via Mascherata della Morte Rossa) e dopo un allevamento di arnie. In breve ci riconduce alla strada del P.
20 min tot.

B)

discesa in doppia sconsigliata ma possibile da S1 ed S2. Dopo si può interrompere la salita nelle varie cenge e scendere per tracce nel bosco.


Compagni:

Marco Bulgarelli il 27/02/2020

Ivan de Iesu il 09/05/2020

Tommaso Fiorini il 13/06/2020

Claudio Bassoli il 20/06/2020

Pulizia e resinatura, solo, 25/06/2020


GPS:


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Note:

  • Carina la fessura del primo tiro da salire con movimenti inusuali ed il tetto fessurato del secondo tiro da proteggere con il giusto friend o nut.
  • La via è una “brutta via” ma penso possa donare a cordate neofite o fresche di corsi la possibilità di cimentarsi su 6 tiri di corda, una progressione in conserva, muoversi sul facile ma friabile ed il tutto in un contesto di pace ed isolamento che si fatica a trovare in molti ambienti “alpini”
  • Il nome deriva anche da un gioco di parole, trovare il giusto friends per L2 è come trovare un tesoro.
  • via concatenabile con le altre limitrofe oppure con maggiore logica ad Antenna Uno Rock Station( link) In quest’ultimo caso, dopo che si è arrivati in croce, occorre scendere per la mulattiera tra la chiesa e le case tralasciando sulla SX la falesia, fin quasi alla corda fissa che scende dal cimitero.
    Valutare in questo caso il P nei pressi del cimitero (link al P) e poi attaccare scendendo la via Spallanzani (discesa A)
  •  birra e spuntini al bar Katia (link) dopo sono una garanzia.

Bibliografia:


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Libro di via:


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Mix di 3 giornate di apertura.

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beginner relazioni rock climbing Sport Climbing Stallavena Valpantena

via Longa

Alcenago di Stallavena, 400m

Grezzana (VR)

In questa palestra è consentito ogni tipo d’arrampicata:

se vuoi attaccarti ai chiodi,

puoi farlo;

se ti servono le staffe sul 3°,

puoi usarle (purché non chiodi: ci sono altri metodi indolori);

se vuoi fare tutte le vie difficili in solitaria, slegato, scalzo e bendato,

puoi farlo;

se vuoi metterti i pantacollant di tua figlia o i pantaloni alla zuava di tuo nonno,

nessuno ti fischierà.

Se vuoi arrampicare con la suocera della tua amante,

puoi farlo;

se ti piacciono di più i nut, perchè sono enigmatici,

puoi adoperarli.

Se ti trovi bene con gli scarponi, perché devi partire per l’Himalaya, o perché ti fanno sentire più alto,

adoperali, ma cerca di non consumare mezza suola al 1 ° rinvio di My Friend Socky;

se vuoi, al 52° volo sulla Placca Sgobbi, ti puoi ricordare di aver dormito male la notte, e dire a tutti che pensavi di essere sulla Longa.

Ricordati però, che se verrai beccato ad asportare materiale, scavare tacche, far moulinette nei cordini di via o abbandonare una qualsiasi immondizia, anche uno strofinaccio per pulire le scarpe o un pacchetto vuoto di sigarette: VERRAI DECAPITATO SUL POSTO!

da Guida STALLAVENA di Beppo Zanini 1987

A questa vietta sono particolarmente legato ed affezionato.
Grazie a lei ho mosso i primi passi da capocordata ormai troppi anni fà e sempre grazie a lei ho fatto scoprire la gioia di “partire dal basso ed arrivare in alto” a molti altri alpinisti in erba.
La ritengo molto didattica e divertente, non mi sono mai stancato di ripeterla e mai lo farò ed anche se ora non mi incute più il timore della prima salita, so bene arriverà presto un giorno che uscendo sbuffando dal camino esclamerò:
“Però … me la ricordavo più facile sta via!”

Prima salita:

Angelo Pojesi primi anni ’40


Da SUD:
Dall’uscita VR EST dall’autostrada A4 Milano-Venezia.
Alla prima rotonda dirirgersi verso Valpantena/Lessinia sulla tangenziale EST e tenerla fino ad indicazioni sulla DX Grezzana / Bosco Chiesanuova.
Proseguire per alcuni km sulla SP6 fino ad una grossa rotonda con indicazioni “Grezzana centro” sulla SX quindi seguirle (la falesia diviene già ben visibile in alto)
Dopo neppure 1 km ed appena prima del distributore di carburanti voltare a DX indicazioni Alcenago.
Seguirle per alcune strade strette e tornanti fino a che in corrispondenza del cimitero si può parcheggiare, o sotto i cipressi o nei pressi della chiesa e trattoria (consigliato).

Link a Parcheggio.


Accesso:

Dal tornante nei pressi del cimitero scendere indifferentemente da uno dei due sentieri, che dopo poco si congiungono. Lasciare sulla DX quell’orrendo scempio ambientale di croce con cuore rosso polimero e scendere per roccette tenendo la SX.
Passare sotto al settore “Palestrina” e poi “Peruviana” fino ad arrivare al settore “Longa“.
La nostra è una delle prime vie, attacco con scritta e bollo in giallo nei pressi di una larga fessura aggettante.
Tot: 10/15 min


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Descrizione tiri:

tiromdifficoltàprotezionidescrizione
L1254b7 fixAttaccare in corrispondenza di una larga fessura aggettante (bollo e scritta gialla) quando questa diviene placca traversare leggermente verso DX seguendo sempre i fix gialli. Passo tecnico e poi si perviene alla sosta originale su un terrazzino che consiglio saltare. Salire un’altra breve fessura ed appena rinviato (allungare) stare bassi e traversare a DX su belle gocce esposte ma facili, puntando alla comoda sosta S1 su catena (in comune con “Quando il cielo non è più blu”).
L2153c, 4a3 fix + soste + 1 cordoneTraversare 2m a DX (fix evitabile) e quindi salire la breve fessura fino alla evidente cengia mediana. Traversare per terreno facile ma esposto rinviando qualche sosta  per poi in corrispondenza dello spigolo abbassarsi (1 cordino in clessidra + 1 fix) con passo non intuitivo. S2 su catena comoda alla base del camino ma non ci si sente con S1.
L3354b, 4c, 4a9 fixEntrare nel camino con larga spaccata e salirlo con bella arrampicata fino ad un passo appena più difficile ove si usa pure la placca di DX. Sopra le difficoltà calano ma non mollano fino alla pianta con catena. Consiglio di fare sosta S3 appena sopra su pianoro, 2 resinati da collegare.
sviluppo75m  
gradazione4b, 4c (4b obbl.), D- S1+, I imp.

Portarsi NDA, casco, 2 cordini, sosta con ghiere e 10 rinvii.


Discesa:

2 possibilità:

  • Discesa classica tramite 2 doppie (oppure 1 unica da 50m), la prima da S3 (catena su pianta) 30m fino ad S2 e la seconda da 20m fino alla base. Tot: 20/30 min
  • Non attrezzare S3 su pianta ma appena dopo, su 2 resinati in pianoro. Da li salire per terreno elementare brevi roccette e congiungersi al sentiero sommitale che scendendo in direzione S congiunge in breve al cimitero o tornante. Tot: 10 min

Compagni cordata:

Salita una decina di volte con numerosi compagni di cordata, gli ultimi sono Francesco e Gioele Pini, 14 e 12 anni a cui vanno le mie congratulazioni.


Note:

  • Prima del traverso di L2 accordarsi con chi fa sicura su un “codice” per capire entrambe quando si è finito il tiro. La comunicazione verbale è quasi impossibile … per fortuna a volte 🙂
  • Non sottovalutare i tiri e la genesi alpinistica degli stessi, ora sono addomesticati da numerosi fix e resinati ma a pensare che fu aperta nel ’40 con 5 chiodi e ripetuta per anni con 7 e gradata III e IV fa riflettere.
  • Ottima per cordate neofite e fresche di corsi che si vogliono testare sia sulla salita che magari sulle doppie. Anche seguire la linea originale non è scontato, ora è stata tutta segnata in giallo ma voi provate a seguire …” il facile nel difficile” e non sbaglierete 😉
  • Colazione in Pasticceria Rossini (link) e dopo panino e birra all’Ostaria Trattoria Castel (link) sono parte integrante dell’arrampicata a Stallavena!

Bibliografia storica di Stallavena:

Guida Stallavena GASV-Cai Verona 1979
guida Stallavena di Beppo Zanini 1987

GPS:


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Meteo:


Meteo Grezzana

Link utili:


Altre vie nei dintorni:

Stallavena Valpantena 2 2

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Appennino beginner borghi da riscoprire relazioni Sassomorello

via del Tramonto Inaspettato

SassoMorello, 670m

Prignano sul Secchia (MO)

Quinta via nata al Sassomorello su quella che era un’altra linea naturale della parete ad una prima osservazione dal basso.

Partenza facile su placca compatta con singolo tecnico. Rimontare S1 non è altrettanto facile e poi traverso tendente a dx alla ricerca della roccia più divertente.

Giunti alla base di un corto ma estetico diedro lo si sale solo tramite protezioni classiche od integrando facilmente con friends e nuts.

Di conserva fin sotto ad una ultima placca che ci permette di sbucare direttamente in cima, sulla croce e goderci, semmai, un inaspettato tramonto.

Una via esplorativa con qualche bel passaggio nel solito ameno paesaggio del Sassomorello (link).

Per mezze giornate spensierate o dal meteo incerto, anche e soprattutto nelle terse giornate invernali, evitare l’estate.

Ottima per cordate neofite o fresche di corsi che vogliono cimentarsi nelle manovre senza l’ingaggio ed esposizione di una vera parete.


Apritori:

N.Bertolani ed Anna Tusini dal basso (gennaio 2020)


Accesso:

dal BASSO:

da Nord:

Sulla Provinciale 21 tra Serramazzoni e Prignano (MO) scendere per una stretta svolta sulla via Casina tenendo indicazioni per agriturismo Sant’Anna. Dopo qualche tornante tenere a dx la via Bertoni e parcheggiare appena prima di una svolta a sx di 90° e di un ponticello. Link al P con google maps.

da SUD:

(consigliato per i romantici siccome regala una bella visione d’insieme della parete dal basso)
Indicazioni Gombola (MO), passato il bel paese con vista sul borgo (fermatevi) si tiene la via Valrossenna fino al bivio nei pressi dellabbandonato ponte romano Cervaro (link)
Lì imboccare la via Badaglia tenendo indicazioni per agriturismo Sant’Anna. Dopo qualche tornante diviene via Bertoni e la vista si apre su una magnifica vallata con ruderi e la rocca del Sassomorello che domina in alto.
Parcheggiare appena dopo una svolta a 90° che passa su un ponticello. Link al P con google maps.
Dal P: 5 min tot.

dall’Alto:

(consigliato se dopo si vuole concatenare con Antenna 1 Rock station, provare alcuni monotiri od anche solo rinfrescarsi e mangiare qualcosa all’ombra su comode panchine).

Parcheggiare nel borgo di Sassomorello tra la chiesa di San Bartolomeo (link approfondimento) ed i cassoni della differenziata. (link a P su google maps).
Seguire per 30m verso S la strada principale via Don Luigi Spallanzani che diviene strada bianca e scende verso W.
Percorrerla con vista sulle pareti ed il bel borgo di Sassomorello sempre in bella mostra, fino al limite di una casa ove una palina CAI indicherà andare sulla dx (direzione SUD).
In falsopiano seguire una traccia che poi scende fino ad una zona paludosa (palina CAI) ed in breve si è sotto alla parete principale ove si passa un rigagnolo di fonte (attacco via Maschera della Morte Rossa). Stare sul sentiero e poco dopo si lascia sulla sx la via Chi Trova un Amico trova un Tesoro. Poco dopo un allevamento di api si sale per sentiero fino alle altre vie (ometti) Il Bucato, Colpo di Calore, Tramonto Inaspettato.
Dal P: 15/20 min tot.


Attacco:

Risalire per esile traccia il prato a SX del torrente (viso a monte) puntando ad una catasta di sassi che si aggira appena a SX (ometto).
Per percorso non obbligato ma dettato da qualche tronco secco che da la direttiva, fino alla base di uno speroncino roccioso (via Il Bucato, targhetta visibile). Appena prima svoltare orizzontalmente a SX (viso monte) quasi alla base della parete e seguirla (ometti) per un centinaio di metri in falsopiano fino a che si è in corrispondenza di una evidente placca nera appoggiata.
Alla base, nel punto di maggior sviluppo si trova l’attacco con targhetta. Tot: 10/15 min


Scheda:

RELAZIONE (ITA) 
Itinerariovia del Tramonto Inaspettato
prima salitagennaio 2020: N.Bertolani, A.Tusini dal basso
Zona MontuosaAppennino Tosco Emiliano
SottogruppoPrignano sul Secchia
Settore / Parete / CimaSassomorello
StatoItaly
Località di Partenza 
ParcheggioCà Bertoni 580m(MO)
Sentieri utilizzativia Spallanzani
Punti d’appoggiobar Katia
Acquasì, nel lato W della chiesa
Dislivello avvicinamento [m]+ 30 m
Dislivello itinerario [m]60 m circa
Sviluppo itinerario [m]170
Quota partenza [m]580
Quota arrivo [m]670
Tipologia itinerarioRS via misto sportivo/classico in ambiente collinare
Difficoltà su rocciaII, III, IV, 2 passi 5a (4c obbl.)
Qualità rocciaOfiolite da buona a mediocre
ProteggibilitàRS2
SosteOttime, la maggior parte su fix/resinati
Impegno2
Numero di tiri di corda6
Difficoltà globaleAD+
Pericolofriabilità in alcuni tiri
MaterialeNDA, friend #0.5-#1-#2, nuts e cordini
Esposizione prevalenteS
Discesasterrato + sentiero
Data apertura23 gennaio 2020
Tempo avvicinamento15 min
Tempo salita2 h
Tempo discesa20 min
CompagniAnna Tusini
Libro di via
Giudizio6,5
ConsigliataOttima per iniziare vie di più tiri.

Schizzo via:

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Descrizione:

TIROmDifficoltàProtezioniDescrizione
L125II, 1.p.sso 4c4 fix, 1 resinatoAttaccare la placca verticalmente al primo spit per terreno elementare che però verticalizza al primo resinato. Passarlo con breve passo tecnico (4c) che purtroppo finisce subito. Salire la facile placca a blocchi fino alla comoda sosta situata alla DX di uno strapiombino. (1 resinato + 1 ch)
L2205a, I1 fixVincere con movimento atletico un singolo passo in strapiombo, magari aiutandosi con il tronchetto di sosta. Sopra il terreno si abbatte e diviene elementare. Ignorare la pianta con cordino (utile per ritirata in doppia) e con andamento verso DX approdare alla base di un piccolo anfiteatro roccioso ( visibile sopra 1 ch in fessura di L3). Attrezzare comoda sosta su albero sotto al piccolo anfiteatro.
L320III+, II, I 1 ch, 3 fixAlzarsi nello strapiombino in corrispondenza del chiodo (III+), dopo di che si traversa sul bordo superiore dello stesso (2 fix) fino ad approdare a comoda cengia ed un grosso masso staccato (1 fix). Salendo ancora qualche metro fino a che si perviene alla base di un solido diedro ove si sosta. 1 fix + 1 resinato di sosta.
L4104a, III2 fix + cordinoImmettersi nel diedro con bel movimento e rinviando il suo bordo sx superiore (fix). Ora stare bassi in parete traversando su roccia ed aggirando un piccolo spigolo (fix) e poi per terreno elementare (cordone bianco su pianta) fino a pervenire ad una sosta su pianta alla base di un estetico diedro. Sosta attrezzata su pianta con cordone.
L515V, IV+, II2 ch, 1 fixInserirsi nell’invitante diedro ascendente con tecnici movimenti (2 ch). Usare il fondo fessurato per integrare eventualmente con friend #0,5 e #1 oppure nuts e poi portarsi in placca sulla dx. In breve si perviene al suo termine e si traversa in orizzontale a sx (1 fix) per giungere sulla comoda cengia. Si attrezza la sosta su 1 golfare + 1 fix (libro di via).
trasferimento80Trasferimento. Tenere la DX e camminare su pendio erboso in direzione della croce di vetta (1 cordone su albero in comune con l’uscita della via del Bucato e Colpo di Calore). Dopo un breve gradino roccioso, in corrispondenza di un ometto, tenere la SX puntando ad un alto cordone bianco su albero, ma soprattutto ad una placca fessurata più o meno a perdendicolo con i balconi delle costruzioni sommitale. Pentagono di marmo bianco alla base. 80m su terreno elementare
L6304a, 4c, II 3 fixSalire la lichenosa placca fidandosi dei piedi con bei movimenti (2 fix). Puntare ad una fessura (utile friend #1 e #2) che si vince sulla sua DX su un blocco in apparenza staccato, fino al terzo fix. Traversare ora orizzontalmente su terreno elementare aiutandosi con la recinzione (utili cordini) e puntando alla evidente croce ove si attrezza la sosta.
sviluppo arrampicata120m
sviluppo totale200m
gradazioneII, III, IV, 2 passi 5a (4c obbl), RS2, AD+, 2 imp.

Discesa:

A) Scendere dalla croce e passare per il piccolo borgo (! proprietà privata, evitare schiamazzi). Dopo poche decine di metri in direzione della strada principale, appena dopo un rudere parte una strada bianca a sx, via Don Luigi Spallanzani. Percorrerla scendendo fino ad una casa. Sulla dx vi si trova una palizzata come traccia di una antica carrozzabile (bollo CAI). Ora si è in vista della parete W con sempre il borgo di Sassomorello in bella mostra. Scendere ancora fino a che al termine dei paletti di recinzione non si incrocia una carrareccia abbandonata e spesso paludosa (palina CAI). Qui girare a sx in direzione N ed in vista della base della parete. In breve la strada diviene sentiero, passiamo prima un rigagnolo di fonte (attacco via Mascherata della Morte Rossa) e dopo un allevamento di arnie. In breve ci riconduce alla strada del P. 20 min tot.

B) discesa in doppia sconsigliata ma possibile da S1 e prima di S2 dalla pianta attrezzata con maglia rapida.


Compagni:

Anna Tusini (23/01/2020)

Luca Mazzoli pulizia e resinatura (31/01/2020)


GPS:


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Note:

  • La via è una “brutta via” ma penso possa donare a cordate neofite o fresche di corsi la possibilità di cimentarsi su 6 tiri di corda, una progressione in conserva, muoversi sul facile ma friabile ed il tutto in un contesto di pace ed isolamento che si fatica a trovare in molti ambienti “alpini”
  • Prestare attenzione a qualche blocco instabile e lama staccata, occorre acuire la sensibilità di piedi e mani su questa roccia.
  • via concatenabile con le altre limitrofe oppure con maggiore logica ad Antenna Uno Rock Station( link) In quest’ultimo caso, dopo che si è arrivati in croce, occorre scendere per la mulattiera tra la chiesa e le case tralasciando sulla SX la falesia, fin quasi alla corda fissa che scende dal cimitero. Valutare in questo caso il P nei pressi del cimitero (link al P) e poi attaccare scendendo la via Spallanzani (discesa A)
  •  birra e spuntini al bar Katia (link) dopo sono una garanzia.

Bibliografia:


Meteo:


Meteo Prignano sulla secchia

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(seconda giornata di apertura):

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Appennino beginner borghi da riscoprire relazioni Sassomorello

Antenna Uno Rock Station

SassoMorello, 670m

Prignano sul Secchia (MO)

Terza vietta nata al Sassomorello su quella che era un’altra linea naturale della parete dal basso.

Questa linea seppur molto breve e composta da soli due tiri, regala una piccola ma completa esperienza alpinistica.

Si parte sfruttando le debolezze della parete su quella che è la fessura diedro che caratterizza tutto il primo tiro. Man mano si sale anche se le difficoltà sono basse occorre saper integrare qualche dado e friend cercando non scontate posizioni statiche, sia per le protezioni che per i piedi ed appena prima di arrivare in sosta occorre ricordarsi come fare un barcaiolo per prendere al lazo un fix volutamente incompleto.

Il secondo tiro anche se breve regala una ottima fessura diedro dove proteggersi con solidi nuts e friend. In un batter d’occhio si è fuori allestendo una sosta in comoda e panoramica posizione ove si può osservare comodamente da una parte il nostro compagno sbuffare e dall’altra le morbide colline degradare.

Il nome della via è dovuto al fatto che seppur piccola e limitata presenta un pò tutti i generi. Esattamente come Antenna Uno Rock Station che da 40 anni resiste e ci dona sempre di tutto un po’, permettendoci di scoprire nuove tendenze musicali o chicche dimenticate e quindi di avanzare con le nostre gambe, testa e gusti.

Di questo le sarò eternamente grato.


Apritori:

N.Bertolani e S.Corradi dal basso il 26 sett. 2019


Accesso:

Da Serramazzoni o Prignano sulla Secchia, su Provinciale 21 scendere per la strada verso Sassomorello fino al cimitero, ove si parcheggia. 
Link al P con google maps.


Attacco:

Scendere per percorso non obbligato direzione S-SE fin dove il bosco lambisce le nere pareti e trovare una corda fissata ad una pianta (bollo rosso).
Scendere questa fissa per una quindicina di metri fino alla base della falesia. Tenere la SX (viso valle) ed in pochi metri si è già alla base del diedro.

Targhetta (foto) alla base ne identificano l’attacco. 5 min


Scheda:

Logistica 
Itinerariovia Antenna Uno Rock Station
prima salita26 settembre 2019: N.Bertolani, S.Corradi
Zona MontuosaAppennino Tosco Emiliano
SottogruppoPrignano sulla Secchia
Settore / Parete / CimaSassomorello
StatoItaly
Località di Partenzacimitero Sassomorello
Parcheggiocimitero Sassomorello
Punti d’appoggiobar pizzeria Katia (link)
AcquaSi, nei pressi della chiesa di San Bartolomeo
Dislivello avvicinamento [m]– 30 m
Dislivello itinerario [m]+ 30 m circa
Sviluppo itinerario [m]70 m circa
Quota partenza [m]630
Quota arrivo [m]660
Difficoltà 
Tipologia itinerarioR1 via classica in ambiente collinare
Difficoltà su rocciaIV, V
Qualità rocciaOfiolite da buona a mediocre
ProteggibilitàRS1, portare friend 0.5-2 e nuts
SosteSu resinati Inox 316L
Impegno1
Numero di tiri di corda2
Difficoltà globaleAD
Pericolo caduta rocciafriabilità in alcuni tiri
MaterialeNDA
Esposizione prevalenteE – N
Discesasentiero
Tempo impiegato avvicinamento5 min
Tempo impiegato salita30 min
Tempo impiegato discesa5 min
Libro di viano
Giudizio7
ConsigliataSì per principianti. Ottima per iniziare vie di più tiri.

Foto Parete :


Schizzo via:


Descrizione:

  • L1= partenza in placca su diedro-fessura (cordone in sasso incastrato). Integrare qualche dado o friends tra i 2 ch in loco e poi per percorso elementare si arriva in sosta, ma appena prima occorre ricordarsi come fare un barcaiolo per prendere al lazo un fix (volutamente incompleto). Sosta su catena inox a resinati (se si vuole fare il tiro in moulinette allungare bene con un cordino e moschettone oltre il bordo)
  • L2 = salire in placca stando su roccia e traversare appena sopra il solco terroso di scarico (1 ch), fino ad una ottima fessura diedro.
    Salirla con bella arrampicata dapprima in dulfer poi in placca magari integrando con solidi nuts. Sosta appena dopo un passo strapiombante su 2 golfari.

Discesa:

  • da S2 per percorso elementare ritornare al Cimitero (alcuni bolli rossi) o ridiscendere tramite la fissa
  • discesa in doppia sconsigliata ma possibile da S1 oppure dalla sosta di “OK Computer

Compagni:

Silvia Corradi


GPS:


Note:

  • Prestare attenzione a qualche lama instabile sul fondo della fessura soprattutto alla partenza.
  • il nome della via è un tributo e dovuto al fatto che la vietta seppur piccola e limitata presenta un po’ tutti i generi ed è stimolante per una critica e futura crescita, esattamente come Antenna Uno Rock Station.

Bibliografia:


Meteo:


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