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Alpi Orientali Piccole Dolomiti relazioni rock climbing via arrampicata ambiente

Pilastro N/E (o via Stefani)

I Torre Giare Bianche, 1740 m

Sengio Alto, Piccole Dolomiti (VI)

Apritori:

,

Difficoltà:

Obbligatorio:

,
,

Sviluppo:

Quota:

Esposizione:

,

Ubicazione:

,

Tipo terreno:

,

Bellezza:


Descrizione:

La recente quarta via nata su questa torre del Sengio Alto, in Piccole Dolomiti, risulta essere sicuramente la più alpinistica e probabilmente la più bella.
Partenza in comune su Alba Nueva e poi con intuito alpinistico gira sul versante settentrionale della torre puntando all’estetico pilastro Nord/Est di ottima dolomia che migliora man mano si sale.
Le difficoltà rimangono classiche, generalmente sul IV/IV+ dolomitico, anche se da sotto sembrano maggiori, ma necessita in alcuni punti di auto-proteggersi sulle numerose solide clessidre o regolari fenditure.
Ogni tiro ha il suo da dire e si presenta diverso da quello prima.
Fin troppo presto si è sul finale del pilastro che richiede decisione ed un tocco di intuito per passare il singolo duro movimento.
Sui mughi sommitali si trova la gavetta con libro di vetta che descrive la nostra come già la quinta ripetizione.
Anche per questo scommetto bottiglia di Amarone che nella prossima stagione estiva diverrà una classica delle Piccole, tra le più belle e ripetute.
Come sempre un plauso all’apritore.


Accessi:

Accesso da S (rif. Campogrosso)

Parcheggiare al Rifugio Campogrosso (dal 2022 a pagamento 🙁 )
Imboccare la strada del Re e passare in rassegna il Baffelan e il Primo Apostolo.
Dopo poco imboccare sulla sx il sentiero 175A Bruno Peruffo (ex: sentiero della Loffa ) e oltrepassare il Terzo Apostolo fino all’evidente boale che scende dal passo delle Giare Bianche (scritta rossa su sasso).
Lasciare il sentiero per salire sul bianco greto del vajo che tramite tracce, qualche salto roccioso e roccette conduce alla base di uno sbarramento roccioso (attacco via Stella Cometa). Aggirarlo sulla sx (viso monte ) risalendo la traccia nel pendio boscoso e sopra a questo andare in direzione opposta traversando in leggera discesa fino sotto alla I torre delle Giare Bianche (canalino d’attacco della via le Ricette di Elena). Dopo un’altra decina di metri si giunge alla alla base di un canale detritico ove sulla placca di DX c’è un golfare e piastrina artigianale, segno dell’attacco di Alba Nueva che è in comune con la nostra via.
Tot: 45′ / 60′  dal Rifugio Campogrosso.

Accesso da N (passo Pian delle Fugazze)

Lasciare l’auto a Malga Cornetto o nel P a pagamento poco dopo e imboccare la strada del Re.
Passare il ponte Avis e raggiunto l’ultimo tornante prima di transitare sotto al Primo Apostolo imboccare sulla dx il sentiero 175A Bruno Peruffo (ex: sentiero della Loffa ).
Oltrepassare il Terzo Apostolo fino all’evidente boale che scende dal passo delle Giare Bianche (scritta rossa su sasso).
Lasciare il sentiero per salire sul bianco greto del vajo che tramite tracce, qualche salto roccioso e roccette conduce alla base di uno sbarramento roccioso (attacco via Stella Cometa). Aggirarlo sulla sx (viso monte ) risalendo la traccia nel pendio boscoso e sopra a questo andare in direzione opposta traversando in leggera discesa fino sotto alla I torre delle Giare Bianche (canalino d’attacco della via le Ricette di Elena).
Dopo un’altra decina di metri si giunge alla alla base di un canale detritico ove sulla placca di DX c’è un golfare e piastrina artigianale, segno dell’attacco di Alba Nueva che è in comune con la nostra via.
Tot: 60′ / 75′  da Malga Cornetto..


Schizzo:


Materiale:

NDA, friend medio-piccoli, cordini per le numerose clessidre.

Descrizione dei tiri:

L1: 50/55m, III, IV p. IV+

Superare il risalto (fix Alba Nueva) e dopo un breve ghiaione attaccare l’evidente colata nera sulla dx (chiodo ad anello all’attacco) seguendo poi in verticale lo spigoletto a sx di roccia bianca e lavorata, fino ad un ballatoio sulla dx con 2 golfari (calate dal canale delle vie Alba Nueva/Mission), che si sfruttano per la sosta.
Protezioni: 1 fix della via Alba Nueva, 1 altro fix (di Spanevello), 1 chiodo e 4 clessidre.

L2: 35m, III, poi IV+ (continuo)

Rimontare la sosta e, per facile placche a in obliquo verso sx (clessidra), raggiungere un alberello nel canale. Da qui traversare orizzontalmente per 3/4 metri verso sx su roccia ottima (ben visibile cordone in clessidra a sx). Segue un breve passo tecnico e poi verticalmente su bellissima colata nera (clessidra). Raggiunta un’altra clessidra in alto traversare a dx per un paio di metri e quindi di nuovo verticalmente su belle prese (chiodo), rimontando infine una cengetta (clessidra). Seguire quest’ultima per un paio di metri verso dx e in breve si raggiunge un ballatoio dove comodamente si sosta su 4 chiodi.
Protezioni: 1 chiodo, 5/6 clessidre.

L3: 25, IV con un breve tratto di V

Salire la placche con andamento verso destra (chiodo all’inizio) puntando un ad un chiodo ad anello visibile in alto a dx, poi traversare altri due metri a dx fino a rimontare una facile crestina. Salire il diedrino di sx che più in alto diviene camino e superare la strozzatura con un passo strapiombante ma ben ammanigliato (clessidra all’uscita). Non proseguire lungo il solco ma traversare subito per bella placca verso sx (clessidra) fino alla sosta su 2 clessidre attrezzate posta su un pulpito panoramico a sx. Protezioni: 2 chiodi, 4/5 clessidre, utili friend medio-piccoli per il diedrino-camino.

L4: 25, IV-

Alzarsi un metro a dx della sosta e salire in verticale su roccia molto lavorata (clessidra) fino a raggiungere un’altra grossa clessidra con cordone. Da qui traversare facilmente in orizzontale puntando ad un cordone in clessidra ben visibile una quindicina di metri a dx. Raggiunto il cordone abbassarsi un metro e appena dietro lo spigolo si trova la sosta (non visibile durante il traverso) su 4 chiodi in un pulpito sospeso. Protezioni: 4 clessidre

L5: 30, IV sost.

Bellissima lunghezza: rimontare la sosta per vago diedrino ricco di fessure e puntare direttamente ad un cordone in clessidra su bella parete verticale di ottima roccia scura lavoratissima. Continuare verticalmente, sempre su roccia ottima e lavorata e poi spostarsi leggermente verso sx fino ad uscire su una grande cengia erbosa che sorregge il verticale pilastro finale.Comoda sosta su enorme clessidra con cordoni. Protezioni: 4/5 clessidre.

L6: 35m

Attaccare il pilastro a sx della sosta per fessurina fino al primo chiodo, superare uno strapiombino (clessidra con cordone) e raggiungere una piccola nicchia gialla. Da qui ci sono 2 possibilità di uscita:

1- via originale VI-:

spostarsi a sx della nicchia e vincere un passo in placca verticale poco intuitivo (VI) con clessidrina da attrezzare, poi per roccette friabili con un traverso verso sx (1 ch) raggiungere il culmine del pilastro.

2- variante (CONSIGLIATA) V, V+:

salire a dx della nicchia (chiodo) e proseguire su ottima roccia verticale (altro chiodo) fino al culmine del pilastro, nei pressi di un piccolo mugo.
Da qui una breve crestina di rocce rotte (elementare ma detritica) porta all’ultimo facile muretto sulla SX che si supera in traverso (1 ch).
Sosta su mugo con cordone e Libro di via.
Protezioni: 3 chiodi, 3 clessidre.


Scarica relazione completa in PDF:


Ripetizione del:

2022/10/08: Anna Tusini, Mephisto (V rip.) cordata amici: Luca Lanzoni ed Anna (IV rip.)


Ritorno:

In comune:

Dalla vetta si scende per tracce di sentiero verso NW circa una ventina di metri, fino ad un masso con 2 golfari di calata predisposti (presente un ulteriore golfare in un masso appena sotto la vetta).
Doppia da 25m fino alla forcella tra le due torri.
Si risale (direzione W) il pendio mugoso di fronte alla torre per una cinquantina di metri per facili risalti erbosi (bolli rossi) fino ad incontrare il sentiero di arroccamento 149 nei pressi di una galleria, vicino al Passo delle Giare Bianche 1675m.


Ritorno a passo Campogrosso (traccia GPS sotto):

Passo delle Giare Bianche si tiene direzione S verso il Baffelan e Passo delle Gane 1704m ove si svalica sull’altro versante ed in breve si torna al rif. Campogrosso
Tot: 1 h


Ritorno a malga Cornetto (traccia GPS sotto):

a) Dal sentiero di arroccamento 149 si prosegue verso N in direzione forcella m.Cornetto 1795m e fino al passo sella dell’Emmele 1702m ove si scende rapidamente per tornanti il sentiero 175 fino ad intercettare nuovamente la strada del Re e quindi al P. Tot: 1/1.5 h


b) Dal vicino passo delle Giare Bianche si tiene direzione S verso il passo del Baffelan ove, in corrispondenza di una palina CAI, si scende nel boale del Baffelan fino a giungere alla briglia di contenimento tra il Baffelan ed il I Apostolo. Breve tratto attrezzato con catena e si torna sulla strada del Re appena più a S rispetto all’avvicinamento. Quindi a ritroso sulla strada fino al P. Tot: 1/1.5 h


Note:

  • Stefani ha lasciato la via chiodata (8 chiodi lungo i tiri e 8 di sosta) e successivamente sono stati lasciati alcuni spezzoni in clessidra per segnalare il percorso ma è consigliato comunque portare una serie di friend e diversi cordini per le numerose clessidre che la roccia offre.
  • Roccia generalmente ottima, a tratti molto lavorata: prestare però attenzione alla crestina detritica finale ed a non smuovere sassi che finirebbero alle cordate delle 3 vie sotto.
  • Via non difficile ma sostenuta sul grado, che richiede sapersi proteggere per integrare. Non adatta a neofiti o cordate alle prime armi!
    Anche la gradazione appare, nello stile dell’apritore, più corretta ed allineata con le valutazioni dolomitiche rispetto alla altre vie vicine, che appaiono al confronto decisamente sovragradate.
  • La prima sosta si attrezza su 2 golfari appartenenti alle calate in doppia nel canale in comune alle vie Alba Nueva e Mission. Poco prima dei golfari è presente anche un fix infisso da Spanevello di un suo tiro che parte dalla sosta di Alba Nueva e traversa entrando nel camino di destra, terminando sopra nel canalone. Sembra quindi possibile ed attrezzata la discesa in doppia nel canale tra la I e II torre. Siccome non è stata percorsa personalmente questa soluzione non la consiglio.
  • La soluzione più veloce, anche se sulla carta pare la discesa con 6 doppie attrezzate dalla via Alba Nueva, non è facilmente percorribile siccome dalla cima alla prima doppia ci sono diversi ed infidi metri.
    Sconsigliata a meno di sapere esattamente dove girano le doppie ed avere buona dimestichezza con calate improvvisate sui mughi sommitali ed il relativo detrito che cadrà nel recupero.

Meteo:


Cartine:

Sengio Alto Piccole Dolomiti TCI
Verde = da Campogrosso
Viola = da Malga Cornetto
Rosso = I torre Giare Bianche

GPS

Total distance: 4861 m
Max elevation: 1763 m
Min elevation: 1468 m
Total climbing: 598 m
Total descent: -601 m
Total time: 07:00:52
Download file: via-pilastro-ne-i-torre-bianche.gpx

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relazioni

Traversata del Coston

Coston del Cornetto, 1630m

Monte Cornetto – Sengio Alto (Vi)

Spettacolare itinerario che traversa la parete nord del Coston da ovest a est unendo le prime tre lunghezze della via Placca d’Argento e le ultime tre della via Logica Classica, regalando un’arrampicata d’insieme tra le più belle dell’intera zona.
Risulta un’ottimo e comodo proseguo dopo lo Spigolo Noaro, via Maica ecc..


Apritori:

Placca d’Argento: Arturo Franco Castagna e Giuseppe Tararan (2008)

Logica Classica: Matthias Stefani in autosicura (2017)


Accesso :

Da N (classico):
Giungere a Pian delle Fugazze (link) 1162m e tenendo le indicazioni per l’Ossario del Pasubio prendere la SP99 “via Ossario”. Passata a dx la malga Cornetto 1220m poco dopo si P a sx nell’apposito spazio (link) 3€.

Da S (panoramico ma più lungo):
Giungere al rif. Campogrosso (link) e P nei numerosi spazi 5€ (oppure gratuitamente in quello 50m sotto circolare).
Anche se vedrete delle auto si sconsiglia il P alla sbarra dopo malga Campogrosso (link) siccome a volte fioccano multe.


Attacco:

Da N (classico):
Attraversare la strada e prendere le indicazioni per Vaio Stretto (seg n°44). Attraversare i prati e continuare lungo il sentiero entrando nel bosco seguendo i bolli rossi e passando qualche grosso masso fino a quando se ne intravede uno con sopra una croce. Stare alla DX di questo masso e seguendo sempre i bolli rossi e qualche grosso blocco della frana, in breve in falsopiano si è alla base del Vajo Stretto, passarlo e salire per tracce non sempre evidenti il Boale dei Vaccari. Giunti alla fine del boale taversare verso sinistra fino all’evidente Boale dell’Emmele. Scendere per circa un centinaio di metri costeggiando la gengiva della parete del Coston del Cornetto fino al punto più basso dove attacca la via Placca d’Argento. 50 min da Malga Cornetto

Da S (stando in quota):
percorrere la strada del Re prima verso malga Campogrosso, poi dopo una sbarra fin sotto alle pareti del Baffelan ed Apostoli che si scorrono sulla sx con panoramico e facile percorso. Seguire ancora la strada fino a che sulla SX si stacca il sentiero 175A Bruno Peruffo (ex: sentiero della Loffa ) che salendo nel bosco porta al Terzo Apostolo, Giare Bianche e Torre Emmele. Giunti alla sella dell’Emmele, 1675m tenere le indicazioni per Vajo Stretto e scendere prima per sentiero e poi per traccia costeggiando la gengiva della parete del Coston del Cornetto fino al punto più basso dove attacca la via Placca d’Argento. 60/75 min  dal P a Campogrosso (D+ circa 150m)

Attacco per Concatenamenti:

Da N con prima lo Spigolo Noaro o la via Maica: Attraversare la strada e prendere le indicazioni per Vaio Stretto (seg n°44). Attraversare i prati e continuare lungo il sentiero entrando nel bosco seguendo i bolli rossi e passando qualche grosso masso fino a quando se ne intravede uno con sopra una croce. Stare alla DX di questo masso e seguendo sempre i bolli rossi e qualche grosso blocco della frana, in breve si è alla base del Pilastro del Vajo Stretto (es.via Maica) oppure proseguendo in falsopiano verso W si scorge un cordino penzolante sulla faccia  SX del Vajo Stretto (attacco diretto Spigolo Noaro), se si intravede il camino del vajo tornare qualche metro indietro.

Da N con prima la Cavalcata tra i Camosci: Attraversare la strada e prendere le indicazioni per Vaio Stretto (seg n°44). Attraversare i prati e continuare lungo il sentiero entrando nel bosco seguendo i bolli rossi e passando qualche grosso masso fino a quando se ne intravede uno con sopra una croce. Stare a SX di questo masso e seguendo sempre i bolli rossi in breve si è alla base del Pilastro Dalai Lama e delle vie che lo cingono.

Stare alla sua DX (viso monte) e passare alcuni spit-fix di vie sportive (es: N=via Nirvana), risalire il canale detritico usando anche alcuni recenti blocchi rossastri della frana del Pilastro del Vajo Stretto. Ad una sella con alberi appare il diedrino di attacco della Cavalcata tra i Camosci che presenta una inconfondibile freccia rossa ↑.  20 min dalla malga. D+ circa 200m

Da S con prima qualcosa sulla Torre dell’Emmele: percorrere la strada del Re prima verso malga Campogrosso, poi dopo una sbarra fin sotto alle pareti del Baffelan ed Apostoli che si scorrono sulla sx con panoramico e facile percorso. Seguire ancora la strada fino a che sulla SX si stacca il sentiero 175A Bruno Peruffo (ex: sentiero della Loffa ) che salendo nel bosco porta al Terzo Apostolo, Giare Bianche e Torre Emmele. Salire una delle sue belle vie come la Ultime foglie d’Autunno, Supermario o Spigolo Scorzato. Giunti alla fine della via che si vuole concatenare scendere alla sella dell’Emmele, 1675m tenere le indicazioni per Vajo Stretto e scendere prima per sentiero e poi per traccia costeggiando la gengiva della parete del Coston del Cornetto fino al punto più basso dove attacca la via Placca d’Argento. 60/75min  dal P a Campogrosso + i tempi della via che si sceglie. D+ circa 150m (15/20min  dalla cima dell’Emmele)

Schizzo e Relazione scaricabile:


Discesa:

In comune: Dalla sosta salire qualche metro a SX (SUD) fino al prato sommitale (1630m) e poi per evidente ed esposta traccia scendere in direzione W-NW sul boale di raccordo tra la Sella dell’Emmele e la sommità del vajo Stretto.

  • per ritorno a N, Malga Cornetto: dirigersi verso il Vajo Stretto ma prima di arrivare alla sua testa tenere una evidente traccia a SX che porta al Boale dei Vaccari. Seguirlo dapprima su tracce e poi per sentiero evidente ma tortuoso che segue a volte cenge in falsopiano. Dopo 20-30min passeremo vicini al termine della Cresta delle Emozioni e dopo poco saremo all’inizio del vajo Stretto e da lì con intuitivo sentiero ai prati appena sopra a Malga Cornetto. 45/60 min tot
  • per ritorno a S, passo Campogrosso: dirigersi verso la selletta dell’Emmele e da li tornare per il 175A Bruno Peruffo (Ossario Pasubio) o se si vuole completare con un bellissimo e panoramico rientro tra guglie, pinnacoli, apostoli ed il Baffelan scegliere prima le indicazioni sent. 175 (ex.15) forc. monte Cornetto e poi il sentiero di arroccamento 149. 1/1.5 h tot

Cartina:


GPS:

Total distance: 2217 m
Max elevation: 1630 m
Min elevation: 1221 m
Total climbing: 730 m
Total descent: -321 m
Total time: 07:47:34
Download file: Cavalcata_Camosci+Logica-Classica_gpx _2019-07-06_0927.gpx

Bibliografia:


Meteo:


Meteo Recoaro Mille

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Logica Classica

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via Mission

II Torre Giare Bianche, 1703 m

Sengio Alto, Piccole Dolomiti (VI)

Apritori:

g.a. F.Spavenello, G.Busato nel 1996


Descrizione:

Vietta simpatica ed ottimamente protetta, con esposizione favorevole alle mezze stagioni e non solo.
Permette un graduale e sicuro approccio alla dolomia delle Piccole Dolomiti.

Si divide in due sezioni distinte e diverse. Se i primi tre tiri sono su bella e solida placca compatta ottimamente protetta a fix resinati, segue una seconda dal sapore alpinistico ove le protezioni e soste sono ancora a prova di bomba ma la distanza è nettamente superiore ed impone qualche integrazione.
Non è raro uscire poi in cima sulla torre nel momento in cui le tipiche nebbie si diradano, e questo dona un sapore particolare.

Peccato solo gli ultimi tiri perdano di bellezza e divengano un po’ vegetati, ma danno alla salita quel senso alpinistico sennò sportiva.

D’altronde se non avete mai rinviato o fatto sosta su un basso pino mugo, vuol dire allora non avete mai arrampicato da queste parti!


Accesso:

Parcheggiare al Rifugio Campogrosso o nei 3 posti auto sulla slargo vicino la malga omonima (attenzione multe alla sbarra!).
Prendere la strada sentiero del Re verso E e passare in rassegna il Baffelan, Primo e Terzo Apostolo.
Dopo poco imboccare il sentiero 175A Bruno Peruffo (ex: sentiero della Loffa ) fino all’evidente boale che scende dal passo delle Giare Bianche (scritta rossa su sasso).
Lasciare il sentiero per salire sul bianco greto del vajo che tramite tracce, qualche salto roccioso e roccette conduce alla base di un pendio boscoso. Salirlo tagliando verso SX (viso monte ) e sopra a questo in direzione opposta traversare in falsopiano, fino sotto alla I torre delle Giare Bianche (via le Ricette di Elena ed Alba Nueva).
Traversare ancora a DX (faccia monte) ed in breve si arriva alla base della parete su una bella ed evidente placca grigia.
2 fix con scritta alla base (molto tenue) segnano l’attacco.
Tot: 45′ / 60′  dal Rifugio Campogrosso.

Accesso possibile anche da Malga Cornetto e con un diversi sentieri alcuni dei quali evitano pure il ponte Avis.


Esposizione:

E – SE


Schizzo:

Descrizione Tiri:

L1
20m      5a,5b    6 fix

Su per bella e solare placca appoggiata con singolo più tecnico appena sotto la sosta. Sosta 2 golfari + 1 fix, tutti resinati.

L2
25m      5b(1.passo 5c)  7 fix

Sempre per placca ma più verticale e con alcuni movimenti tecnici prima della sosta. Sosta 2 golfari + 1 fix, tutti resinati

L3
25m      5b         8 fix

Verticalmente sulla sosta a rinviare (allungare) poi breve traverso a sx con tecnici movimenti. Su per placca che verticalizza man mano si sale e con alcuni punti friabili. Uscita originale afferrando uno naso strapiombante su comodo terrazzino di sosta. Sosta 2 golfari + 1 fix, tutti resinati

L4
20m      III+, III   3 fix

Fine delle difficoltà, su spigolo rotto e con protezioni più distanti. Sosta 2 golfari, tutti resinati

L5
25m      IV-, III   2 fix

Su per pilastro facile ma esposto. Attenzione quando si abbatte a traversare in zone rotte a fianco di pilastrini fessurati. Sosta 2 golfari, tutti resinati.

L6
30m      III, II      1 fix

Tra mughi e rocce rotte si traversa sotto la cuspide della torre fino alla sua base (2 golfari x eventuale sosta), quindi si risale puntando leggermente a DX al canalino mugoso (1 fix). Nel canale si trovano mughi a cui assicurarsi (2 vecchi cordoni in loco) uscendo sulla DX su comoda ed esposta sosta su 2 golfari. Ignorarla e proseguire in verticale per rocce rotte fino alla larga cuspide su piano inclinato (2 golfari)

sviluppo             145 m                
gradazione        5b, 5c (5b obbl.) / D, S1+RS2 / 6L, 2 imp.

Discesa:

  • discesa con 4 doppie.
    Le prime 3 soggette ad incastri consiglio tenerle corte a 30m poi da S3 si raggiunge la base con una unica doppia filante da 55m (od una da S3->S1 + un’altra da S1 a terra).
    A ritroso poi al luogo di partenza ( rif. Campogrosso o Malga Cornetto)
    Tot: 1.5-2 h a seconda della doppie
  • dalla vetta ci si cala con una doppia da 15m dal versante opposto alla salita e tenendo la DX (viso monte) fino alla forcella tra le due torri.
    Si prosegue direzione W sulla gengiva mugosa che collega la I torre delle Giare Bianche 1743m ( ! esposto) seguendo bolli rossi ed ometti, fino ad incontrare il sentiero di arroccamento 149 nei pressi di una galleria, vicino al Passo delle Giare Bianche 1675m.
    Da lì tiene direzione S oltrepassando il passo del Baffelan (sconsigliata la discesa) fino al Passo delle Gane 1704m ove si svalica sull’altro versante ed in breve si torna al rif. Campogrosso oppure, con tracce, al P vicino la malga omonima.
    Tot: 1 h
    Vedi foto:
Particolare doppia di discesa (1 cordata) e ricongiungimento al sentiero di arroccamento.

Ripetizione del:

2020/08/22: Giulia Gualdi, Marcello Fabbri e Dario Manzini

2011/10/01: Paolo Dante Gatti, Marco Bulgarelli


Note:

  • Prestare attenzione alle ultime 3 lunghezze friabili ma che danno il sapore alpinistico alla salita, compresa l’uscita in vetta da non farsi mancare.
  • Via non sostenuta e che permette un approccio graduale e sicuro alla particolare dolomia delle Piccole.
  • Malgrado due ripetizioni ancora oggi non saprei di preciso come congiungermi dalla cima al sentiero di arroccamento. Ho testato una doppia sul versante NW ma senza successo.
  • Via sconsigliata agli aracnofobici.

Cartina:

Sengio Alto Piccole Dolomiti

GPS

Total distance: 3988 m
Max elevation: 1703 m
Min elevation: 1419 m
Total climbing: 537 m
Total descent: -400 m
Total time: 11:24:16
Download file: Campogrosso-Mission_gpx _2020-08-22.gpx

Meteo:



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Ripetizione del 22/08/2020
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