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Piz Bernina

normale italiana al Piz Bernina 4050m

per la Spalla del Bernina e la cresta S.

Arrivati tra i primi, non senza fatica, ad ora di pranzo al Marco e Rosa in una giornata splendida decidiamo di attendere la salita al giorno dopo, come pianificato.

Un pomeriggio surreale tra la musica di Radio Bruno ed un Lenatti scatenato e vedere innumerevoli cordate svizzere salite dopo di noi, che dopo essersi prese un caffè tentavano la cima.

Le più ci saranno pure riuscite.

Il giorno dopo alle 3 cielo stellato, alle 4 bufera.

Si torna giù per una ferrata verglassata che regala le ultime emozioni.

Ambiente maestoso, torneremo presto … ed infatti.


Prima salita:

F. F. Tuckett e F. A.Y. Brown con Christian Almer e Franz Andermatten il 23 giugno 1866.

Più o meno lo stesso itinerario fu però segnalato anche dalla cordata Hardy­Kennedy che raggiunse la vetta nel 1861 (AJ II, 359; IX, 118 e 163; XIII, 127 e 208; XXV, 471; RM 1882, 7, 91 e 145; 1885, 309 e 348).

Descrizione itinerario (da TCI):

Si svolge prevalentemente su ghiacciaio e neve con un percorso vario e non banale nell’ultimo tratto. L’ascensione può essere divisa in due parti: la prima consiste nel raggiungimento del rif. Marco e Rosa, la seconda nel raggiungimento della vetta con l’affilato tratto finale della: cresta S, uno dei più entusiasmanti percorsi su cresta del massiccio.

Dislivello:            450 m dal rifugio.

Difficoltà:            PD+; qualche passo di III nel roccioso tratto sommitale della Spalla


Accesso:

In rosso il tracciato odierno (! cambia di anno in anno)

 

Dal rif. Marco e Rosa 3597 m (v. XI) si sale il largo pendio nevoso che si alza verso N fin sotto le roccette basali della Spalla del Bernina. Superata la crepaccia terminale e il breve pendio che permette di afferrare le rocce, si sale per queste fino alla vetta della Spalla del Bernina 4021 m (in questo tratto vi sono tre an­ coraggi con catene per corda doppia). Da qui la cresta piega nuovamente verso N e diventa sottile, con numerosi su e giù.

Con aereo percorso sulla cresta innevata si tocca infine il suo roccioso tratto terminale che abbastanza agevolmente (passi di II e III) porta alla vetta (ore 2).


Foto:

day 1:

 

day 2:

 


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