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Appennino beginner borghi da riscoprire relazioni Sassomorello

Antenna Uno Rock Station

SassoMorello, 670m

Prignano sul Secchia (MO)

Terza vietta nata al Sassomorello su quella che era un’altra linea naturale della parete dal basso.

Questa linea seppur molto breve e composta da soli due tiri, regala una piccola ma completa esperienza alpinistica.

Si parte sfruttando le debolezze della parete su quella che è la fessura diedro che caratterizza tutto il primo tiro. Man mano si sale anche se le difficoltà sono basse occorre saper integrare qualche dado e friend cercando non scontate posizioni statiche, sia per le protezioni che per i piedi ed appena prima di arrivare in sosta occorre ricordarsi come fare un barcaiolo per prendere al lazo un fix volutamente incompleto.

Il secondo tiro anche se breve regala una ottima fessura diedro dove proteggersi con solidi nuts e friend. In un batter d’occhio si è fuori allestendo una sosta in comoda e panoramica posizione ove si può osservare comodamente da una parte il nostro compagno sbuffare e dall’altra le morbide colline degradare.

Il nome della via è dovuto al fatto che seppur piccola e limitata presenta un pò tutti i generi. Esattamente come Antenna Uno Rock Station che da 40 anni resiste e ci dona sempre di tutto un po’, permettendoci di scoprire nuove tendenze musicali o chicche dimenticate e quindi di avanzare con le nostre gambe, testa e gusti.

Di questo le sarò eternamente grato.


Apritori:

N.Bertolani e S.Corradi dal basso il 26 sett. 2019


Accesso:

Da Serramazzoni o Prignano sulla Secchia, su Provinciale 21 scendere per la strada verso Sassomorello fino al cimitero, ove si parcheggia. 
Link al P con google maps.


Attacco:

Scendere per percorso non obbligato direzione S-SE fin dove il bosco lambisce le nere pareti e trovare una corda fissata ad una pianta (bollo rosso).
Scendere questa fissa per una quindicina di metri fino alla base della falesia. Tenere la SX (viso valle) ed in pochi metri si è già alla base del diedro.

Targhetta (foto) alla base ne identificano l’attacco. 5 min


Scheda:

Logistica 
Itinerariovia Antenna Uno Rock Station
prima salita26 settembre 2019: N.Bertolani, S.Corradi
Zona MontuosaAppennino Tosco Emiliano
SottogruppoPrignano sulla Secchia
Settore / Parete / CimaSassomorello
StatoItaly
Località di Partenzacimitero Sassomorello
Parcheggiocimitero Sassomorello
Punti d’appoggiobar pizzeria Katia (link)
AcquaSi, nei pressi della chiesa di San Bartolomeo
Dislivello avvicinamento [m]– 30 m
Dislivello itinerario [m]+ 30 m circa
Sviluppo itinerario [m]70 m circa
Quota partenza [m]630
Quota arrivo [m]660
Difficoltà 
Tipologia itinerarioR1 via classica in ambiente collinare
Difficoltà su rocciaIV, V
Qualità rocciaOfiolite da buona a mediocre
ProteggibilitàRS1, portare friend 0.5-2 e nuts
SosteSu resinati Inox 316L
Impegno1
Numero di tiri di corda2
Difficoltà globaleAD
Pericolo caduta rocciafriabilità in alcuni tiri
MaterialeNDA
Esposizione prevalenteE – N
Discesasentiero
Tempo impiegato avvicinamento5 min
Tempo impiegato salita30 min
Tempo impiegato discesa5 min
Libro di viano
Giudizio7
ConsigliataSì per principianti. Ottima per iniziare vie di più tiri.

Foto Parete :


Schizzo via:


Descrizione:

  • L1= partenza in placca su diedro-fessura (cordone in sasso incastrato). Integrare qualche dado o friends tra i 2 ch in loco e poi per percorso elementare si arriva in sosta, ma appena prima occorre ricordarsi come fare un barcaiolo per prendere al lazo un fix (volutamente incompleto). Sosta su catena inox a resinati (se si vuole fare il tiro in moulinette allungare bene con un cordino e moschettone oltre il bordo)
  • L2 = salire in placca stando su roccia e traversare appena sopra il solco terroso di scarico (1 ch), fino ad una ottima fessura diedro.
    Salirla con bella arrampicata dapprima in dulfer poi in placca magari integrando con solidi nuts. Sosta appena dopo un passo strapiombante su 2 golfari.

Discesa:

  • da S2 per percorso elementare ritornare al Cimitero (alcuni bolli rossi) o ridiscendere tramite la fissa
  • discesa in doppia sconsigliata ma possibile da S1 oppure dalla sosta di “OK Computer

Compagni:

Silvia Corradi


GPS:


Note:

  • Prestare attenzione a qualche lama instabile sul fondo della fessura soprattutto alla partenza.
  • il nome della via è un tributo e dovuto al fatto che la vietta seppur piccola e limitata presenta un po’ tutti i generi ed è stimolante per una critica e futura crescita, esattamente come Antenna Uno Rock Station.

Bibliografia:


Meteo:


Meteo Prignano sulla secchia

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beginner Brentino climbing relazioni rock climbing Roda del Canal Sport Climbing Tessari val d'Adige

via del Bafo

settore “Roda del Canal”

dorsale del Cordespino 250m

Tessari  (VR) – Italy

Ammetto essere stato per molto tempo prevenuto sulle ultime realizzazioni in val d’Adige, tra queste la Roda del Canal mi appariva come una comoda forzatura, uno scampolo di roccia sopravvalutato, un facile e troppo affollato campo di battaglia per apritori dalla “batteria facile”.

Purtroppo ora che ci ho messo il naso molte di queste presunzioni non sono state fugate, almeno dai miei miopi occhi che però hanno ben visto di cosa è capace la val d’Adige in altri settori.

Qui penso occorra filtrare il tutto in una ottica di vie nate con lo scopo di dare una chance a molti “palestrati di resina” di uscire dai tuguri dei capannoni ed assaporare la roccia vera.

Sotto questo aspetto poco o nulla si può obiettare, anzi c’è da rendere merito agli apritori, tutti, di aver confezionato simpatici itinerari strizzando sempre l’occhio alla sicurezza ed alla facilità di progressione senza patemi ed ingaggio.

E per un neofita ora oltre al Trapezio di Tessari, si aggiungono anche queste viette facilmente concatenabili ed adatte ad iniziare questa attività senza traumi.

La passione però penso nasca altrove.


Apritori:

Mario Brighente, maggio 2016


Descrizione:

Simpatica vietta che segue la logica della parete andando a cercarne i tratti più interessanti, almeno per l’arrampicatore. Roccia bella e lavorata su tutti i tiri. Sul secondo tiro, grazie al piccolo tetto, si assapora un ricordo purtroppo troppo breve delle Pale Mediane. Particolare il terzo tiro che impone a tutti i componenti della cordata un breve traverso con passi in discesa. Inspiegabilmente il quinto tiro anche se facile, diviene alpinistico perdendo quasi completamente i numerosi spit-fix trovati prima. Portarsi qualche cordino e protezione veloce siccome la roccia accetta di ogni.


Accesso:

Da SUD: Casello Affi, indicazioni in rotonda per SS12 Verona, Rivoli, Sant’Ambrogio Valpolicella. Montare su SP11 e passare Rivoli senza entrarci, al semaforo scendere a dx direzione Brentino Belluno, Trento. Passare nella bella porta fortificata di Austriaca memoria ed i paesini di Zuane e Canale. Attenzione alla indicazione Tessari a sx ed appena passato il cavo Biffis, voltare a sx e parcheggiare qui nel ampio spiazzo (! proprietà privata, siamo educati e non lasciamo rifiuti che la maleducazione di alcuni colpisce tutti)


Attacco:

La parete della Roda del Canal è già ben visibile . Puntare decisamente a S attraversando i filari della vigna stando in quota parcheggio (attenzione terreno privato!). Scendere brevemente ed appena ai piedi della Roda salire a dx fino agli attacchi visibili con scritte e spit.

La nostra ha scritta rossa (link). 10 min dal P.


Schizzo via:


Relazione salita:

tiromdifficoltàdescrizione
L1256a, 5cDritti su per la scritta per bella placca. Leggero spostamento a sx e poi vincere diedrino strapiombante. S1 su golfari
L2205b, 5cA sx per facile placca, breve strapiombino e poi su bella placca a gocce. S2 appesi su golfari.
L3205a, 6aTiro estetico e particolare. Tutto in traverso facilmente su placca appoggiata poi breve passo in discesa, poi ancora decisamente su un passo tecnico e non intuivo. S3 comoda.
L4255a, 4cSalire il diedrino fessurato poi doppiarlo a sx, in breve fino al bosco sommitale.  Sosta su piante od alla base della placca del tiro seguente.
L530IV, 1 p.so V, IIISalire la placca lavorata a rigole e marmitte, dopo alcuni metri in corrispondenza di un albero vincere un passo più difficile (V) e poi per terreno facile si giunge in sommità. S5 sosta su radici.
sviluppo120 m  
gradazione 6a (5c/V obbl.), S1, R1, I 

Discesa:

  • Pochi metri verso W a trovare il sentiero che porta al forte di San Marco, dopo alcune centinaia di metri, scendere verso l’evidente impluvio dapprima arbustivo e poi sassoso. Si è già in vista del P ma abbassarsi ancora verso la Roda e poi per filare di vite usato all’andata tornare al P.
  • A ritroso dalla via con 2 calate in corda doppia. ( soluzione non sperimentata e sconsigliabile per i numerosi arbusti e friabile presente in parete)

GPS:


Visualizza mappa ingrandita


Compagni:

rip del 23/02/2019 con: Andrea Sonny Righi e Claudio Bassoli.


Note personali:

  • Inspiegabilmente il quinto tiro anche se facile, diviene alpinistico perdendo quasi completamente i numerosi spit-fix trovati prima. Portarsi qualche cordino e protezione veloce siccome la roccia accetta di ogni.
  • Da concatenare con altre.
  • Colazione abbondante alla Opera Prima caffè e birra con piada post arrampicata dalla Gigia, fanno parte integrante dell’esperienza arrampicatoria Brentiniana. Buon divertimento.

Meteo:


Meteo Rivoli veronese

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Castel Presina

Monte Cimo – Brentino (VR)

Ennesima apertura di Gigi Pinamonte che serpeggia tra altre ed a volte risulta un po’ compressa, come d’altronde tutte quelle facili fuori dagli strapiombi arancioni.
Chi cerca ingaggio e linee impeccabili va altrove, qui però c’è da render giustizia e merito agli apritori che ci hanno regalato innumerevoli itinerari plaisir dove passare piacevoli giornate invernali all’aria aperta tra amici di cordata.
Ed alcune volte, ammettiamolo, cosa volere di più ?


Apritori:

Gigi Pinamonte, 2016


Accesso:

Uscita Affi seguire le indicazioni per Verona-Trento-Valpolicella. Passato il cavalcavia Rivoli, Caprino Veronese e successivamente per Spiazzi. Prima di raggiungere la frazione si nota sulla destra il ristorante “La Baita” e subito dopo una strada in discesa con indicazioni per Ca’ Scala, Broieschi, Porcino. Solitamente si seguiva la strada per circa 1 km fino a che sul lato sinistro della strada si individuava un piccolo slargo e si parcheggiava qui (link) ma sono stati segnalati numerosi furti.

Ora conviene lasciare le auto sulla strada principale appena dopo “La Baita” link al P (! Lasciare liberi gli accessi e pensare ad anche gli altri climber)

Quindi scendere per la strada in direzione SUD per circa 600 m fino a che, dopo le recinzioni, sul lato sinistro si intravede una traccia che sale nel bosco. Costeggiare per un po’ la strada poi scendere per il sentiero nella boscaglia che perde velocemente quota in direzione E-SE.
In breve si arriva ad un bivio con palina CAI in legno. Qui andare a sinistra (N) imboccando un marcato sentiero con bella vista sulla val d’Adige e dopo poco sulla solare parete di Castelpresina.

la solare parete di Castelpresina dal sentiero di accesso

Con breve discesa su placche si raggiunge la base della parete.
Passare tutta la zona degli strapiombi e risalire, poi quando il sentiero si abbassa andare subito a cercare lo spigolo grigio sotto la parete dove attacca Ciao Sic ed appena a destra Prosciutto Cotto di Parma.
La nostra parte 20m a dx al centro della conca (30/40 min)

Attacco con spit fix omologati e piccola scritta non evidente.

Total distance: 1955 m
Max elevation: 684 m
Min elevation: 520 m
Total climbing: 210 m
Total descent: -267 m
Total time: 00:40:56
Download file: Accesso-CastelPresina_gpx _2020-10-29_0926-corretto.gpx

Relazione:

Difficoltà:6b+ max (6a obbl)
Proteggibilità:S1
Impegno:II
Sviluppo:145 m
Tiri:6
Attrezzatura:NDA,  14 rinvii
Esposizione:E -SE
Tipo di roccia:calcare
Periodo consigliato:primavera, autunno ed inverno
Tempo salita:circa 3.5h
Bellezza:***
Apritori:Gigi Pinamonte, 2016
Riferimenti bibliografici:Arrampicare in Val d’Adige – Monte Cimo
Tra il lago e il fiume, 2007 | Coltri S., Vidali B.,
Monte Baldo Rock | Cristiano Pastorello, Eugenio Cipriani – Vers SUD 2014
Cartografia:Kompass, foglio 102, Lago di Garda – Monte Baldo, scala 1:50.000

Schizzo:

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Descrizione dei tiri:

tiromdifficoltàdescrizione
L1204c, 6b,6aParte facile ma a metà tiro su fisico strapiombino atletico passo di 6b, breve traverso a sx poi pilastrino 6a
L2305c,6a,5bTraverso a sx per placca, diedro tecnico e placca verticale  (6a) poi bel e facile traverso a sx che conduce alla sosta comoda in comune con “Prosciutto cotto di Parma”
L3205ca sx per breve strapiombino (5c) poi su per facile ma friabile terreno fino alla fine della fascia boschiva. Due soste possibili, consiglio quella più alta.
L4205cSu placca appoggiata e facile che diventa via via più tecnica, poi breve singolo prima della sosta appesi.
L5256b,6b+,6a+Subito su verticale tecnica placca a concrezioni gialle che porta sotto al muro. Bombè da vincere con decisione ma con buone prese, dopo alcune belle fessure portano alla sosta. Tiro chiave e che vale la via.
L6305b, 5aDritti per placca e poi con andamento arcuato verso dx che regala ancora qualche piacevole movimento. Uscita nel bosco.  ! Tenere alte le corde per evitare stillicidio di sassi a chi sta sotto
tot145m 
gradazione 6b+ (6a obbl.), S1, II 

Compagni:

Karen Martinelli

Cordata amici: Ivan de Iesu + Luca Mazzoli


Discesa:

  • Usciti dalla via riprendere evidenti tracce di sentiero che prima salgono verso NW ed intercettano il sentiero per la Sgrenza e poi si abbassano (targhette metalliche S4) fino al greto di un ruscello, per poi risalire verso S riportando al P.
    TOT: 20-25 min
  • Usciti dalla via riprendere evidenti tracce di sentiero che prima salgono verso NW ed intercettano il sentiero per la Sgrenza, non abbassarsi ma stare alti ed una traccia ad W su calcare bianco (ometti) che in breve porta ad un grosso castagno proprio al centro del tornante dove si è P.
    ! Attenzione: anni fa questo accesso era stato vietato per disguidi con il proprietario del fondo.
    TOT: 10 min

Note:

  • nome dato dall’apritore in risposta ad alcuni contestatori per l’attrezzatura artigianale delle sue vie. Questa però ha sui tiri materiale omologato che lascia il posto al “homemade” solo per le soste, tanto per non smentirsi :-). Ammetto che questa anarchia mi è simpatica.
  • Uscita nel bosco.  ! Tenere alte le corde per evitare stillicidio di sassi a chi sta sotto
  • Visti i 2 traversi ha sviluppo un po’ più lungo che le altre.


Meteo:


Altre vie nei dintorni:

Castel Presina 8 8 val d'Adige 46 46

Ritieni utile la relazione?

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Alpi Orientali beginner Piccole Dolomiti relazioni rock climbing via arrampicata ambiente

AUM

Pilastro Dalai Lama 1400m

Monte Cornetto – Sengio Alto (Vi)

Simpatica vietta, ottima per iniziare e logica se si pensa ad una bella Cavalcata come quella delle Guglie del Kora.


Apritori:

,

Difficoltà:

Obbligatorio:

,
,

Sviluppo:

Quota:

,

Esposizione:

,

Ubicazione:

,

Tipo terreno:

, ,

Bellezza:



Accesso :

Da N (classico):

Giungere a Pian delle Fugazze (link) 1162m e tenendo le indicazioni per l’Ossario del Pasubio prendere la SP99 “via Ossario”. Passata a dx la malga Cornetto 1220m poco dopo si P a sx nell’apposito spazio (link) 3€.

Da S (panoramico ma più lungo):

Giungere al rif. Campogrosso (link) e P nei numerosi spazi a pagamento o gratis (200m prima del rifugio). Anche se vedrete delle auto si sconsiglia il P alla sbarra dopo malga Campogrosso (link) siccome a volte fioccano multe.


Attacco:

Da N (classico):

Attraversare la strada e prendere le indicazioni per Vaio Stretto (seg n°44). Attraversare i prati e continuare lungo il sentiero entrando nel bosco seguendo i bolli rossi e passando qualche grosso masso fino a quando se ne intravede uno con sopra una croce.
Stare a SX di questo masso e seguendo sempre i bolli rossi in breve si è alla base del Pilastro Dalai Lama e delle vie che lo cingono.
Stare alla sua SX (viso monte) fino a che in corrispondenza di una fessura e clessidra si trova l’attacco che presenta una inconfondibile scritta rossa. 15/20 min dalla malga. D+ 200m circa

Da S (panoramico e comodo):
A) CLASSICO e su sentiero evidente

percorrere la strada del Re prima verso malga Campogrosso, poi dopo una sbarra fin sotto alle pareti del Baffelan ed Apostoli che si scorrono sulla sx con panoramico e facile percorso.
Seguire ancora la strada che ora scende a tornanti sul ponte tibetano Avis e poi fino all’Ossario del Pasubio che si lascia sulla dx senza scenderci. Circa 500m dopo si perviene all’evidente P a pagamento di malga Cornetto e li sulla sx prendere le indicazioni per Vaio Stretto (seg n°44).
Attraversare i prati e continuare lungo il sentiero entrando nel bosco seguendo i bolli rossi e passando qualche grosso masso fino a quando se ne intravede uno con sopra una croce.
Stare a SX di questo masso e seguendo sempre i bolli rossi in breve si è alla base del Pilastro Dalai Lama e delle vie che lo cingono.
Stare alla sua SX (viso monte) fino a che in corrispondenza di una fessura e clessidra si trova l’attacco che presenta una inconfondibile scritta rossa. 15/20 min dalla malga. 1h/1.5h dal P a Campogrosso

B) SCORCIATOIA ma sentiero POCO evidente


Schizzo via:

Rielaborata su gentile concessione di Matthias Stefani 


Relazione:


Compagni:

Marco Bulgarelli ed Andrea Pellegrini


Discesa:

dalla cima (libro di via) attrezzare una doppia da 30m che deposita in una sella erbosa. Seguire i bolli rossi che dapprima salgono un pendio terroso per aggirare un gendarme e dopo conducono al canale di scarico tra il Pilastro del Vajo Stretto ed il Pilastro Dalai Lama. Tramite alcuni blocchi della frana e passando sulla DX in rassegna le numerose vie sportive della parete (es. Nirvana) si perviene in breve vicini all’attacco ed in breve a ritroso al P (25/30 min tot).


Cartina:


GPS:


Total distance: 2217 m
Max elevation: 1630 m
Min elevation: 1221 m
Total climbing: 730 m
Total descent: -321 m
Total time: 07:47:34
Download file: Cavalcata_Camosci+Logica-Classica_gpx _2019-07-06_0927.gpx


Note:

  • Roccia buona, tiri simpatici e molto interessante se concatenata con la Cavalcata tra i Camosci ma soprattutto dopo con qualcosa sul magnifico Coston del Cornetto.  
    Questa combinazione è detta il Concatenamento Classico Cornetto (link).
  • Ho riportato nello schizzo i gradi dati dagli apritori, mentre nella descrizione ho messo i miei personali riferiti alla mia esperienza. Ogni buon alpinista direi deve saper leggere tra le righe e trarne le giuste considerazioni.



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