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via Zuffa 70

Pietra di Bismantova

Castelnovo Ne’ Monti (RE)

Una bellissima via aperta in artificiale il 17 Maggio 1970 da Giancarlo Zuffa e Fernando Ruggiero e in seguito attrezzata per l’arrampicata in libera. Dopo la richiodatura a resinati è ora diventi una classica.

Linea logica, inconfondibile, un’alternanza di fessura e diedro che dalla base della parete porta a goccia d’acqua direttamente alla sommità.

Nonostante si tratti di una via sportiva, la roccia si presenta spesso a scaglie instabili. Per questo motivo è indispensabile procedere sempre con estrema attenzione e casco provando le tenuta di appoggi ed appigli.

Arrampicata estremamente tecnica e didattica.

Pulite per favore le fessure da erbacce ed arbusti durante le vostre ripetizioni.

Tommaso Fiorini
(ex corsista A1, AR1, AG1 della Scuola Montanari, Cai Carpi)

Accesso:

In prossimità del centro di Castelnovo Ne’ Monti seguire le indicazioni per Pietra di Bismantova fino a raggiungere il parcheggio di Piazzale Dante (! a pagamento nei mesi estivi e festivi)


Avvicinamento:

Da Piazzale Dante salire la scalinata verso l’eremo e seguire le indicazione per la via “ferrata degli Alpini”.
Raggiunta la parete, proseguire lungo il sentiero 699a, oltrepassando il settore del “Pilone Giallo” passando in un caratteristica volta rocciosa fino a sbucare sulla esposta cengia che serve tutto il settore “Est”.
Raggiungere il primo tratto attrezzato della via ferrata e dopo alcuni sali scendi ma prima del “buco del Sambuco” si giunge ad una cengia erbosa. Abbandonare ora il sentiero attrezzato della ferrata per seguire sulla sx un ulteriore cavo metallico sottile e lasco che risale la cengia in diagonale verso sinistra fino all’attacco della via.
Attacco in cengia su 2 resinati.


Scheda della via:

Zona Montuosa:Appennino Tosco Emiliano.
Località di partenza:Pietra di Bismantova – Castelnovo Ne’ Monti (RE) 881m slm
Tempo di salita:10’ per l’attacco, 4h30′ la via (cordata a 3)
Tempo di rientro:15’
Sentieri utilizzati:Verso l’attacco su sentiero 699A che costeggia la parete; discesa dal lato SO della sommità tramite il sentiero (alpinistico) tracciato a bolli blu.
Difficoltà:6b (6a+ obb.), S3, II imp.
Proteggibilità:RS2
Sviluppo:100m, 3L
Possibilità di proteggersi:S3, ottima chiodatura a fittoni resinati  a tratti lunga. Soste su fittoni resinati con anelli doppi per calata. R2, mediamente proteggibile con protezioni veloci.
Materiale necessario:Normale da arrampicata sportiva su vie di più tiri. 14 rinvii. Friend medi (BD 1-3) per integrare protezioni su L2 e L3.
Caratteristiche salita/roccia:Arrampicata tecnica di aderenza ed equilibrio. Qualche passaggio più fisico. Arenaria.
Pericoli oggettivi:Normali da arrampicata sportiva. Roccia a tratti friabile. Pericolo di scariche dalle cordate che precedono.
Esposizione:Sud-Est
Periodo consigliato:Tutto l’anno. Vista l’esposizione e la bassa quota la zona potrebbe essere molto calda nei mesi estivi. Ombra nel pomeriggio.
Condizioni meteo:Nubi sparse, temperatura calda ma bilanciata da vento.
Ripetizione del:04/06/2017: Tommaso F. + Nicola B. + Giulio Z.
GPS Parcheggio:44.417411 N, 10.411794 E
Giudizio:**** Imperdibile

Schizzo:


Relazione:

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Descrizione via:

L140m

 

6a+ (6a)

12 fittoni

Tiro tecnico caratterizzato da continuità ed arrampicata delicata, di equilibrio e spesso di aderenza. Nella progressione fare attenzione alle scaglie non eccessivamente stabili. Dalla sosta attraversare 4-5 metri a sinistra (5a) in direzione della fessura gialla che caratterizzerà l’intera e assai logica linea di salita. Risalire la fessura (6a) e vincere un passaggio leggermente strapiombante (6a+). Risalire delicatamente il camino (6a), oltrepassare un tettino povero di appigli (6a+) e percorrere un ultimo tratto di fessura più facile fino alla sosta (5c). Sosta su 2 resinati con anelli.
L235m

 

6b (6a+)

8 fittoni

Tiro meno delicato rispetto il precedente ma più fisico, soprattutto alla fine. Oltrepassare un muretto ostico (6b) e fiancheggiare il piccolo albero sporgente dalla fessura. Risalire il lungo diedro giallo con appigli più definiti (6a+). Chiave sul finire: un impegnativo tettino strapiombante, sfruttando una piccola scaglia come appiglio e allungando ad un secondo stretto appiglio in fessura (6b). Sosta su 2 resinati con anelli.
L325m

 

6b (6a+)

7 fittoni

Risalire la verticale fessura fino a vincere un tratto strapiombante ma discretamente appigliato con un ribaltamento non intuivo (6b). Proseguire ora atleticamente lungo il grande diedro grigio sfruttando la grande varietà di fessurazioni orizzontali della roccia (6a). Ultimo breve tratto in minore pendenza (5b) fino a raggiungere la sommità. Sosta su 2 resinati con anelli oppure più in alto a dx su ferla cementata e grande anello (sconsigliata)

Rientro:

Seguire a sinistra il sentiero che costeggia la sommità (in direzione S-W) fino all’imbocco del sentiero alpinistico tracciato a bollini blu che si trova proprio tra la sommità del Sirotti e l’uscita delle vie Anna e Vera. All’incrocio col sentiero 697 proseguire (direzione E) verso il Rifugio della Pietra e alla scalinata che riporta a Piazzale Dante.
TOT: 20 min


GPS


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Bibliografia:


Meteo:

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