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diedro Stefani Toldo

Bastionata Obergrubele 1085m

S. Pietro Valdastico – Val d’Astico o Valdastico (VI)

Lontano dal clangore delle valli limitrofe, siamo in bassa montagna a circa 1000m slm ma per un gioco di valli e campo visivo saremo al cospetto delle dolomiti del Brenta con il Basso in evidenza e dietro le quinte, col ciel invernale, si scorge pure la catena dell’Ortles Cevedale a chiudere lo spazio scenico.

Nessuna parete famosa, nessuna cima da raggiungere, tuttavia il sapore che se ne ricava è proprio quello di una bella via in ambiente.

Sì perché questa salita ha proprio quelle caratteristiche di gusto, sapore e “stile proprio” che mancano a molte vie recenti. Eppure l’apertura è di soli due anni fa e per giunta da parte di due giovani alpinisti del posto.

Mentre si sale il sentiero si apprezza l’immenso lavoro di pulizia e tracciatura. Lavoro che non si è esaurito in parete, anzi, la via conta più di 50 chiodi in meno di 200m per rendere la fruizione appetibile dalla maggior parte delle cordate moderne.

Qui però il sapore è classico, sia nella roccia, che nei gradi, che soprattutto nella logica di salita.

Ogni tiro ha il suo perchè ed è diverso da quello sotto e da quello che segue.

Scomodo le quattro stelle per questo recente itinerario che ritengo abbia tutte le caratteristiche di divenire una “via classica”.

Nel suo piccolo, un capolavoro.

Chapeau a Stefani e Toldo


Apritori:

Matthias Stefani e Marco Toldo il 14 aprile 2017

Itinerario dalla logica impeccabile che segue una lunga rampa verticale di roccia compatta con elegante arrampicata in diedro, aggirando i grandi tetti gialli sovrastanti. La continuità nella progressione, la bontà e pulizia della roccia, la logicità dello sviluppo e l‘abbondante chiodatura ne fanno una piacevole salita. Durante l’apertura i salitori hanno trovato traccie di un precedente tentativo conclusosi a circa 40metri dall’attacco. Dopo alcune ricerche è emerso essere stato compiuto nel 1986 da parte di M.Michelusi, G.Michelusi, C.Lovisetto e P.Meneghini. Per rispetto del sopra citato tentativo e della valenza storica che esso rappresenta per gli apritori, è stato deciso di lasciare in loco parte del materiale trovato, compresa la sosta ancora attrezzata per la calata. L’ambiente isolato e suggestivo consente una visione della Valdastico da una prospettiva inconsueta rispetto ad altri itinerari presenti in valle.


Accesso:

Dalla località San Pietro Valdastico, imboccare la strada che porta a Castelletto/Rotzo. Percorsi circa 8 tornanti, sulla sinistra si incontra l’edificio dell’acquedotto dove è consigliabile lasciare la macchina. Link al P.


Attacco:

Si risale la strada asfaltata e dopo una cinquantina di metri sulla sinistra si stacca una forestale sterrata che sale nel bosco direzione N. La si percorre per circa 400 fino a individuare una traccia con diversi ometti che si stacca sulla destra e risale il pendio boschivo. Su per irta traccia nel bosco ma ben segnata in circa 20 min si è alla base della parete.  Giunti alla targhetta di legno tenere a DX per un facile ma detritico canalino attrezzato con corda fissa che consente di rimontare lo zoccolo. Dalla fine della fissa attraversando una breve cengia (attenzione esposta) sulla sinistra si arriva ai 2 chiodi della prima sosta.


Relazione:

Difficoltà:VI-, (V/V+ obbl.), TD-
Proteggibilità:R1
Impegno:II
Sviluppo:185 m
Tiri:6
Attrezzatura:NDA,  12 rinvii
Esposizione:W, NW
Tipo di roccia:calcare
Periodo consigliato:estate ed autunno
Tempo salita:circa 5h (cordata a 3)
Bellezza:****
Apritori:Stefani, Toldo, 2017
Riferimenti bibliografici:
Cartografia:

PDF Schizzo e Relazione via:

Descrizione tiri:

tiromdifficoltàdescrizione
L140V, III, V+, VParte su placchetta gialla a sx della sosta, segue facile traverso a dx su roccia da verificare e poi placca tecnica verticale fino ad un diedrino da passare a dx che porta direttamente in sosta. Tiro chiave per continuità e qualità roccia. S1 comoda su terrazzino a 3CH
L230IV+, VDiedrino verticale sopra la sosta e dopo tre metri traversare un paio di metri a dx (non proseguire nel diedro poiché friabile!). Poi in verticale su bella placca ben chiodata e ritornare a sx a riprendere il diedro (cl con cordone). Continuare con bella arrampicata “dolomitica” fino ad un pulpito sotto gli strapiombi dove si sosta comodi su 3 CH.
L335V, V+, IVDritti su bella e breve placca grigia a dx per poi entrare nell’invitante diedro fessurato che accetta ottime protezioni ulteriori. Dopo una ventina di metri vincere uno strapiomo e subito dopo non proseguire ma traversare orizzontalmente a dx per alcuni metri (visibile cordone) per poi rimontare sulla banca rocciosa di S3 su 3 CH.
L420IV+Ancora a dx per terreno facile e poi verticalmente sui gialli fino a un diedro accennato con uscita verticale un po’ terrosa. S4 sosta su pianta.
L535II, V+, VI-Portarsi alla base della fascia rocciosa successiva e poi con andamento in traverso verso dx su banche orizzontali di roccia stupenda e atletici movimenti in strapiombo ma ben ammanigliati. Breve Placca tecnica verticale in uscita appena prima di S5 in comoda nicchia su 2 CH e libro di via.
L625III, VI, IVA dx per esposto ma facile traverso, poi a rimontare qualche blocco e sotto al diedro evidente, singolo passo boulderoso in strapiombo. Altri pochi metri verticali e uscita a sx. Dopo il terreno si abbatte e si esce su erba e piante. S6 sosta su pianta.
sviluppo185m 
tot arrampicata185m 
gradazione VI- (V/V+ obbl.), R1, II, TD- 

Compagni:

Tommaso Fiorini, Christian Farioli


Foto Parete e tracciati:


Discesa:

  • dall’uscita della via ci si alza per una decina di metri lungo tracce di sentiero e si traversa a dx per un centinaio di metri, prima dell’imbocco di un ripido canale si sale ancora brevemente tra arbusti e roccette fino a guadagnare il crinale. Lo si percorre ancora abbassandosi sull’altro versante fino a pervenire su tracce evidenti di carrareccia boschiva. Si prosegue fino ad una costruzione e poi direzione S fino ad incrociare la strada Vicinale Laite per Castelletto. Poco dopo si perviene ad un piccolo cimitero animale, scendere per tracce ed intuito dir W, NW fino ad incrociare la via Costa e quindi in breve all’acquedotto del P.
  • dall’uscita della via ci si alza per una decina di metri lungo tracce di sentiero e si traversa a dx per un centinaio di metri fino all’imbocco di un ripido canale. Su grosso albero una prima corda doppia fino ad uno sbarramento roccioso. Seguire poi gli ometti tendenzialmente verso DX e scendere interamente il canale fino al canalino di accesso iniziale. Ritorno per il sentiero dell’andata. (Soluzione non percorsa)

GPS:

Total distance: 4037 m
Max elevation: 1086 m
Min elevation: 692 m
Total climbing: 388 m
Total descent: -402 m
Total time: 07:38:41
Download file: diedro_Stefani_Toldo_gpx _2019-03-02.gpx

Note:

  • Una via dalla spiccata personalità e “sapore” che anche se in un ambiente di bassa montagna sa regalare emozioni a tutta la cordata.

Bibliografia:


Meteo:


Meteo Tonezza del Cimone

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