Cimoncello 1162m
Summary
Val d’Astico o Valdastico (VI)
Via adatta a chi cerca un pò di solitudine anche se a pochi passi da centri abitati.
Quando ormai in montagna, in certi luoghi avremo la quasi totale certezza di dividere la via con molti altri pretendenti: sopra, sotto ed a fianco; esistono anche altri luoghi, fuori dalle mode e dai report, ove itinerari classici sono perlopiù dimenticati o ripetuti solo dai locali.
Questo è uno di questi.
Apritori:
Umberto Conforto link, Luigi Toffoli e Danilo Zoppi il 26 maggio 1935 (tentativo il 7 e 14 aprile)
Accesso:
da SUD, uscita Piovene Rocchette -> Cogolo del Cengio -> Arsiero -> Tonezza. Poi:

Dall’alto: Arsiero -> Tonezza dentro al paese stare a sx presso la loc. Contrà Campana e prendere le chiare indicazioni per il Sacrario del Monte Cimone. Dopo 10min P l’auto nell’ampio spiazzo del sacrario
Dal basso: da Arsiero -> Tonezza posteggiare l’auto a sx in angusto e pericoloso spiazzo poco dopo la galleria n°4 “Tartura”. Risalire per esile sentiero i pendi boschivi fin sotto la parete (soluzione non provata e sconsigliata)
Attacco:
Tornare a piedi sulla strada per poche centinaia di metri fino ad incontrare sulla dx il sentiero 547 per il Cimoncello . Percorrere il sentiero fino ad un bivio sulla dx, ignorarla e proseguire fino a che si scende per pochi metri e poi si risale in vista di una palina con indicazioni Cimoncello 10min
. Ora si seguono deboli tracce di sentiero fino a che si perviene sul ciglio del monte che si risale con andamento da E ad W fino alla sommità.
Qui si scende tra blocchi instabili cercando deboli ometti, tenendo la cresta S – SW (No la S che porta su terreno instabile ed infruttuoso!).
In prossimità di un vecchio chiodo a lama (foto) allestire la prima doppia. Poi per cengia orizzontale si perviene ad altro ancoraggio e con altre 2 doppie (50m, 25m) si giunge alla sosta su albero sopra il primo tiro.
Con un’altra doppia si arriva all’attacco vero e proprio. (Noi abbiamo evitato visto che il primo tiro pareva sporco e friabile)
Tracciato via:


Schizzo via:
Relazione:
Difficoltà: | VI-, V, IV, III (V+ obbl.), D+ |
Proteggibilità: | R1 |
Impegno: | II |
Sviluppo: | 125 m + 100m roccette |
Tiri: | 6 |
Attrezzatura: | NDA, 12 rinvii |
Esposizione: | S |
Tipo di roccia: | calcare |
Periodo consigliato: | primavera ed autunno |
Tempo salita: | circa 3.5h |
Bellezza: | *** |
Descrizione tiri:
L1 = III, IV 30m, sosta su albero (non percorso)
L2 = V, V+ 25m, R1: dalla comoda sosta si parte su placca povera di appigli, prima a dx poi a sx a cercare i punti più deboli. Si prende ora un diedro strapiombante che sale da sx a dx, standone fuori fino alla sosta su 2 spit-fix (uno traballante) e 2 chiodi con anello.
L3 = V, V+,VI- 25m, R1: su dritti per diedro verticale fino a che un tetto lo chiude come un cappello. Traversare a dx aiutati da bella fessura orizzontale e poi con movimenti tecnici salire leggermente verso dx per una placca tagliata verticalmente da fessura. Ignorare la variante che esce a sx e puntare alla sosta a dx su comoda cengia. Meno comodo raggiungerla. Sosta comoda ed esposta su chiodi e spit.
L4 = V, IV 30m, R1: traversare a dx pochi metri fin sotto l’evidente strapiombino che si supera con buoni appigli. Proseguire nel diedro e passare a sx di un albero e poi leggermente a dx fino a che non si perviene ad una evidente cengia orizzontale che si percorre per 10m a sx fino alla sosta su cordone metallico in clessidra. ( all’altezza della cengia sulla dx è visibile un chiodo e dopo a sx uno spit, prob. variante)
L5 = IV, III 15m, R3: risalire facili cenge fino ad una sosta con catena e libro di via.
L6 + L7 = III, III+ 100m, R3: in conserva protetta superare qualche breve muretto e ripidi prati stando sempre ben attenti alla qualità della roccia, quindi a ritroso sulla cresta salendo anche il primo tratto sceso in doppia che ora appare semplice (III, II)
Compagni:
Mirco Prandini
Foto Cimoncello:
Dal “Casarotto”


Discesa:
- se si è arrivati all’attacco tramite il P del Sacrario, alla fine della via si è a pochi minuti dall’auto. Prestare attenzione però ai numerosi sassi instabili sulla cresta sommitale.
- se si è arrivati all’attacco dal basso si consiglia l’uscita sulla cengia erbosa mediana, che si segue a sx (faccia a monte) per circa 200m
GPS:
Note:
- La via ha tiri molto belli, fosse più continua e lunga si meriterebbe le ****
- La via è stata parzialmente incrociata e sovrapposta nel 2011 dalla “Forza Cariatidi” ben più difficile, per non sbagliarsi basta seguire i consigli dell’immortale Detassis: “Seguire il facile nel difficile “
- Uscita formativa per aspiranti istruttori della scuola A.Montanari
Bibliografia:
- TCI Piccole Dolomiti – Pasubio | Gianni Pieropan | ed.1978
- Percorsi invernali Zevola, Tre Croci, Plische, Carega | Tarcisio Bellò | 2014 | La Serenissima | ISBN
9788875261047
- Piccole Dolomiti e dintorni. Arrampicate scelte. | Guido Casarotto | Cierre Edizioni | 2015 | ISBN: 8883143019
- A un passo dal cielo. 24 nuovi itinerari alpinistici e 3 racconti sulle Piccole Dolomiti, link ad alcune pagine dimostrative
Meteo:
Meteo Tonezza del Cimone
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